Pescara, caso Straccia: nuove indagini sullo scambio di persona
La Procura dispone il supplemento dell'inchiesta su richiesta della famiglia del giovane che scomparve 8 anni fa. Accertamenti sulle intercettazioni in un carcere calabrese
PESCARA. Sì alla prosecuzione delle indagini sulla scomparsa e la morte di Roberto Straccia. Ennesimo tentativo per chiarire una vicenda che si trascina da 8 anni, da quando lo studente marchigiano sparì dopo che era uscito dall'abitazione di Pescara e il suo corpo senza vita fu ritrovato un mese dopo, il 7 gennaio 2012, in mare sulla costa di Bari.
La Procura ha disposto il supplemento delle indagini su richiesta della famiglia alla luce dei nuovi elementi sulle intercettazioni ambientali in un carcere in Calabria. E che porterebbero alla pista di uno scambio di persona.