Pescara, ciclisti indisciplinati contromano: venti multati tra la riviera e via Fabrizi
Contravvenzioni fino a 25 euro a chi va contromano o fuori dai percorsi per le biciclette
PESCARA. Venti ciclisti multati: è questo l’esito dei controlli a tappeto effettuati ieri dalla polizia municipale. Cinque sono stati sorpresi a marciare contromano sulla carreggiata stradale in via Nicola Fabrizi; altri quindici, tra cui un turista straniero, sul marciapiedI lato mare della riviera nord, nel tratto compreso tra piazza Primo maggio e piazza Paolucci, ignorando la presenza della pista ciclabile proprio accanto al marciapiedi. L’importo di ogni multa è di 25 euro.
Così, dopo la raffica di contravvenzioni elevatE dai vigili urbani durante i fine settimana alle auto in sosta selvaggia sulla riviera, ora l’attenzione si è spostata sui ciclisti.
«Il nostro litorale», ha detto, il sindaco Mascia, « rappresenta un patrimonio di valore inestimabile per Pescara, specie nel periodo estivo. Purtroppo uno dei fenomeni che costantemente è oggetto di denuncia e segnalazioni da parte dei pedoni è la presenza di ciclisti che, pur disponendo di una pista ciclabile nuova e pienamente utilizzabile dalla Madonnina fino al confine con Montesilvano, comunque transitano indisturbati sul marciapiedi, spesso anche ad elevata velocità, divertendosi a fare le gimkane tra i pedoni terrorizzati».
Per questo, nella scorsa settimana è stato istituito una squadra fissa di agenti della municipale per il controllo del lungomare. «Abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione», ha rivelato il sindaco, «per ricordare ai ciclisti più indisciplinati l'obbligo di spostare la propria marcia sulla pista ciclabile, lasciando libero il marciapiedi. Abbiamo puntato più sull'informazione e sulla prevenzione, che sulla semplice repressione. Dopo una settimana di campagna di sensibilizzazione, lo scorso 24 luglio siamo partiti con il pugno di ferro comminando le prime 30 contravvenzioni».
Ieri, gli agenti sono tornati sul posto e hanno sorpreso altri venti ciclisti che hanno violato il Codice della strada. «Uno dei quindici multati sulla riviera», ha fatto presente Mascia, «era di nazionalità straniera, ed è stato l'unico che, dopo aver chiesto scusa del proprio comportamento, ha pagato all'istante la contravvenzione».
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