Pescara, cittadini infuriati: troppi gli errori dell'Aca
Azienda idrica accusata con la Soget di disservizi e doppie fatture. Il direttore Di Giovanni: "Tutto in regola". San Silvestro ancora senza acqua potabile. Il sindaco: danni a 500 famiglie
PESCARA. L'Aca si difende e spiega perché sta interrompendo la fornitura d'acqua ad interi condomini, anche se ad essere morosi sono solo alcuni soggetti. «Ci pare», si legge nel comunicato a firma del direttore dell'azienda acquedottistica, Bartolomeo Di Giovanni (nella foto in alto), «che tutto ciò che è stato fatto e verrà fatto, sia rispettoso del cliente-utente e vada nella stessa direzione di quanto sta facendo il governo Monti nei confronti di chi evade le tasse». L'azienda, che gestisce il servizio idrico per l'intera provincia, contesta le dichiarazioni sui presunti disguidi e disagi arrecati ad amministratori di condominio e famiglie, e parla di «inesattezze».
Ma tra gli amministratori, il pensiero sembra unanime. «I disguidi ci sono eccome», afferma uno di loro, Luigi Raia, «ho tra le mani fatture del 2009, pagate alla Soget nel 2010, che all'Aca ancora non risultano saldate. E poi, senza dircelo, ci applicano interessi e mora su fatture che ci hanno dilazionato: così una fattura di 100 euro ci arriva con mille euro di mora». Raia contesta anche la pratica di staccare la fornitura d'acqua: «Dovrebbero fare i decreti ingiuntivi, non tagliare l'acqua», e poi lancia la proposta di mettere contatori singoli per ogni utenza. Un concetto ribadito da un altro amministratore, Giampiero Morgano. «L'ideale sarebbe che ognuno avesse il proprio contatore, ma l'Aca non lo fa», afferma, «e comunque tutto funzionava meglio quando se ne occupava il Comune: la bolletta arrivava una volta l'anno e non si creava inutile confusione. La Soget manda 10 volte la stessa fattura, si accavallano, io sono andato a chiedere spiegazioni, ma tra Aca e Soget ognuno dice che i problemi dipendono dall'altro. E comunque è esagerato come sistema quello di togliere l'acqua».
Rincara la dose Stefano D'Agostino: «Uno paga all'Aca che non trasmette lo stato dei pagamenti alla Soget, o avviene il contrario. Sono quattro anni che mi fanno decreti ingiuntivi su quote pagate, e devo fare pure opposizione in tribunale. Ho in mano le carte di tutto quello che dico». L'elenco di amministratori e condomini infuriati è lungo, e se il responsabile della sezione recupero crediti dell'Aca, Antonio Castricone, preferisce non parlare, Di Giovanni affida ad una nota stampa il suo pensiero.
«L'azienda ha avviato una campagna volta a recuperare i crediti che vanta nei confronti di utenti morosi, e per questo obiettivo è stato potenziato l'ufficio recupero crediti che opera in sinergia con la Soget spa alla quale, tramite gara, è stato affidato il servizio di riscossione e recupero. Va inoltre specificato», si legge, «che le fatture non pagate per le quali si procede alla sospensione del servizio sono fatture scadute da diversi mesi, e gli utenti, compresi gli amministratori di condominio, sono stati invitati più volte al pagamento tramite solleciti notificati ai sensi di legge».
Ma le polemiche sull'Aca piovono anche dall'amministrazione comunale. «I disservizi che da giorni si continuano a registrare nella distribuzione dell'acqua potabile, a danno di 500 famiglie, sono inaccettabili», dice il sindaco Luigi Albore Mascia riferendosi al divieto imposto dall'Aca sull'utilizzo dell'acqua potabile per analisi sospette. Da una settimana infatti, quasi 2mila persone residenti nelle vie Colle Breccia, Monte Carmenlo, Polacchi e lungo la strada provinciale San Silvestro, non hanno più l'acqua potabile nelle proprie abitazioni. Il problema sembra essere legato a probabili infiltrazioni lungo la rete idrica, e dopo le analisi della Asl si attendono i risultati dell'Arta. «L'Aca ha il dovere di ripristinare subito la perfetta funzionalità nella rete di erogazione», afferma il sindaco, che aggiunge, «attiverò ogni iniziativa utile a tutela della cittadinanza».
Ma tra gli amministratori, il pensiero sembra unanime. «I disguidi ci sono eccome», afferma uno di loro, Luigi Raia, «ho tra le mani fatture del 2009, pagate alla Soget nel 2010, che all'Aca ancora non risultano saldate. E poi, senza dircelo, ci applicano interessi e mora su fatture che ci hanno dilazionato: così una fattura di 100 euro ci arriva con mille euro di mora». Raia contesta anche la pratica di staccare la fornitura d'acqua: «Dovrebbero fare i decreti ingiuntivi, non tagliare l'acqua», e poi lancia la proposta di mettere contatori singoli per ogni utenza. Un concetto ribadito da un altro amministratore, Giampiero Morgano. «L'ideale sarebbe che ognuno avesse il proprio contatore, ma l'Aca non lo fa», afferma, «e comunque tutto funzionava meglio quando se ne occupava il Comune: la bolletta arrivava una volta l'anno e non si creava inutile confusione. La Soget manda 10 volte la stessa fattura, si accavallano, io sono andato a chiedere spiegazioni, ma tra Aca e Soget ognuno dice che i problemi dipendono dall'altro. E comunque è esagerato come sistema quello di togliere l'acqua».
Rincara la dose Stefano D'Agostino: «Uno paga all'Aca che non trasmette lo stato dei pagamenti alla Soget, o avviene il contrario. Sono quattro anni che mi fanno decreti ingiuntivi su quote pagate, e devo fare pure opposizione in tribunale. Ho in mano le carte di tutto quello che dico». L'elenco di amministratori e condomini infuriati è lungo, e se il responsabile della sezione recupero crediti dell'Aca, Antonio Castricone, preferisce non parlare, Di Giovanni affida ad una nota stampa il suo pensiero.
«L'azienda ha avviato una campagna volta a recuperare i crediti che vanta nei confronti di utenti morosi, e per questo obiettivo è stato potenziato l'ufficio recupero crediti che opera in sinergia con la Soget spa alla quale, tramite gara, è stato affidato il servizio di riscossione e recupero. Va inoltre specificato», si legge, «che le fatture non pagate per le quali si procede alla sospensione del servizio sono fatture scadute da diversi mesi, e gli utenti, compresi gli amministratori di condominio, sono stati invitati più volte al pagamento tramite solleciti notificati ai sensi di legge».
Ma le polemiche sull'Aca piovono anche dall'amministrazione comunale. «I disservizi che da giorni si continuano a registrare nella distribuzione dell'acqua potabile, a danno di 500 famiglie, sono inaccettabili», dice il sindaco Luigi Albore Mascia riferendosi al divieto imposto dall'Aca sull'utilizzo dell'acqua potabile per analisi sospette. Da una settimana infatti, quasi 2mila persone residenti nelle vie Colle Breccia, Monte Carmenlo, Polacchi e lungo la strada provinciale San Silvestro, non hanno più l'acqua potabile nelle proprie abitazioni. Il problema sembra essere legato a probabili infiltrazioni lungo la rete idrica, e dopo le analisi della Asl si attendono i risultati dell'Arta. «L'Aca ha il dovere di ripristinare subito la perfetta funzionalità nella rete di erogazione», afferma il sindaco, che aggiunge, «attiverò ogni iniziativa utile a tutela della cittadinanza».
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