il furto
Pescara, colpo in tabaccheria i ladri sfondano il muro
Viale Bovio, durante la domenica rubati Gratta e vinci e sigarette per 20mila euro. I malviventi hanno creato un varco attraverso la parete di un edificio disabitato
PESCARA. Armati di piccone, i ladri si sono improvvisati muratori. E dopo aver forzato il portoncino di una palazzina disabitata, hanno abbattuto il muro dell’androne che confina con la tabaccheria presa di mira, in viale Bovio, e da lì sono arrivati dentro al negozio chiuso per riposo domenicale. E l’hanno ripulito.
È un furto che supera i ventimila euro quello messo a segno presumibilmente l’altra notte nella tabaccheria di fronte al parco di Villa Sabucchi, in viale Bovio. I titolari se ne sono accorti ieri mattina all’apertura quando, alzando come di consueto la saracinesca, si sono trovati di fronte agli scaffali vuoti. Sparite tutte le stecche di sigarette, ma solo delle marche più commerciali, e spariti anche tutti i Gratta e vinci, oltre al denaro del fondo cassa, pari a circa mille euro.
Ma la rabbia e l’impotenza è cresciuta ulteriormente quando, di fronte alla brutta sorpresa, i titolari si sono accorti del buco su una delle pareti e hanno realizzato, nel giro di poco, quello che era successo. Immediata è scattata la richiesta di intervento ai carabinieri che, una volta sul posto, hanno potuto constatare quanto accaduto. E cioè che i ladri si sono intrufolati nella palazzina adiacente forzando il portoncino in legno molto leggero e, una volta dentro, si sono messi ad armeggiare fino a creare un buco nel muro sufficiente a consentire il passaggio di una persona, anche piuttosto esile. Da lì, una volta dentro, con la saracinesca abbassata, hanno tagliato tutti i fili dell’impianto di videosorveglianza del locale, portandosi via anche tutto il sistema di allarme. E a quel punto, sicuri di non essere visti, hanno scelto indisturbati quello che più gli interessava per poi riguadagnare l’uscita attraverso lo stesso buco da cui erano entrati.
Ma possibile, che una volta usciti da quel portone, evidentemente con i sacchi della refurtiva al seguito, nessuno li abbia visti o notati? Evidentemente hanno agito di notte, sfuggendo anche alle telecamere poste all’ingresso del parco, proprio di fronte al negozio svaligiato e, soprattutto, hanno agito dopo aver studiato nel dettaglio come muoversi e quando.
«Una cosa del genere la può fare solo un professionista», commenta amareggiata la titolare Tiziana Ciarcelluti, «anche perché noi avevamo l’allarme telefonico attivato, le chiusure blindate avanti e dietro il negozio e le telecamere all’interno. E loro sono stati molto abili anche a tagliare i fili del sistema di allarme».
Sospetti? «I sospetti ci sono, certo, come abbiamo riferito anche ai carabinieri. Negli ultimi giorni ci sono state delle persone che non avevamo mai visto prima e che avevamo notato proprio per questo. Per fortuna siamo assicurati», va avanti Ciarcelluti, «anche se a questo punto, dopo tutte le precauzioni prese, non sappiamo più come difenderci dai prossimi furti che ci saranno sicuramente. Anzi», dice sarcastica, «lo possiamo già dire, questo è stato sicuramente il primo furto di una lunga serie. E tutto grazie ai nostri politici che continuano a far entrare gente di tutti i tipi. Lo scriva, questo lo voglio proprio dire».
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