la polemica

Pescara, controlli antismog: altre 16 multe ma scattano i ricorsi

Le associazioni Consumatori e Umana Dimora: sulle strade non ci sono cartelli, le contravvenzioni sono annullabili

PESCARA. Nella seconda giornata di divieti antismog relativi alle auto, alle moto e ai motorini con più di 15 anni, sono stati 410 i mezzi controllati per tutta la giornata di ieri dalle tre pattuglie di polizia municipale impiegate per le verifiche. In totale sono stati multati 16 automobilisti (l’ammontare è di 164 euro che scendono a 114,80 se pagati in cinque giorni) e, di questi, 9 sono stati beccati nella zona vietata di Porta Nuova e 7 in quella off-limits del centro.

Controlli che, come ribadisce l’assessore al Traffico Enzo Del Vecchio «andranno avanti nell’interesse di tutti i cittadini fino a venerdì», vale a dire fino a quando resteranno in vigore i divieti. Ma forma e metodo sono contestati dall’associazione Consumatori Contribuenti Abruzzo e dall’associazione ambientalista Umana dimora Abruzzo-Molise che hanno affidato la vicenda a un team legale. Scrivono infatti i rispettivi presidenti, Donato Fioriti e Franco Lacché: «Abbiamo affidato la questione al nostro team legale congiunto, guidato dall’avvocato Luigi Di Alberti. Riteniamo che il non aver situato cartelli stradali ad hoc, pur in stato di urgenza, si presti all’annullamento di multe, viste recenti sentenze di giudici di pace, non essendo sufficiente l’ordinanza per rendere attivo il provvedimento. Anche alla luce di sentenze di Cassazione, valutiamo l’esposto in Procura e l’azione di risarcimento danni per quei lavoratori e cittadini che potranno dimostrare tangibilmente il danno esistenziale ed economico ricevuto. Poniamo a loro disposizione la sede regionale dei consumatori Contribuenti Abruzzo di viale Marconi 354».

«Il problema dell’associazione consumatori dovrebbe essere tutto il contrario», commenta l’assessore Del Vecchio, «invece di invitare i consumatori a non trasgredire perché ne va della salute di tutti, lanciano il messaggio del tutto deviante che si deve e si può trasgredire, legittimando i trasgressori e invitando anche gli altri a farlo».

«Pescara non ha una strategia antismog, ma interviene solo sull’emergenza e male», proseguono le due associazioni, «condannando non chi arriva in città da fuori, e soprattutto i residenti che hanno auto a benzina di classe euro 0 e diesel 0, -1 e 2, a non poter utilizzare il mezzo per lavoro ed esigenze quotidiane. Un danno ai residenti e uno al commercio», sottolineano Fioriti e Lacché, «e sotto le feste natalizie».

«A che cosa serve spendere del denaro per essere in regola», protestano ancora, «e fare la revisione alle auto? Perché l’amministrazione comunale non evita di creare delle vere e proprie camere a gas in alcune strade, con un piano traffico a dir poco originale? Chiediamo al sindaco di valutare un piano anti-smog», concludono Fioriti e Lacchè, «concertando sul territorio l’iniziativa anche con le associazioni dei consumatori registrati in Cruc Regione Abruzzo e le associazioni riconosciute ambientaliste». Intanto, però, le stesse associazioni rendono noti i recapiti per eventuali ricorsi: mail: cipas.eu@gmail.com, fax 085292226. (cr.pe.)

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