Pescara, dai vigili 6mila multe in più nel 2014 ma pochi le pagano
Incassi inferiori alle previsioni per effetto della crisi economica e degli sconti sui versamenti anticipati. Due cittadini su tre non pagano regolarmente. L’uso del telefono durante la guida e il mancato utilizzo delle cinture sono le infrazioni più ricorrenti
PESCARA. Gli automobilisti pescaresi sono sempre più tartassati. L’anno scorso, i vigili urbani hanno elevato 6.749 contravvenzioni in più per le infrazioni al Codice della strada ma, per effetto della crisi e degli sconti sui versamenti anticipati introdotti dal governo, la cifra che il Comune ha incassato è risultata inferiore al previsto. Inoltre, coloro che pagano le sanzioni continuano a diminuire. Solo un cittadino su tre versa regolarmente quanto dovuto nei termini previsti. È il quadro che emerge dai dati forniti ieri dall’assessore alla polizia urbana Adelchi Sulpizio e dal comandante dei vigili Carlo Maggitti. Un report che offre uno spaccato non solo sulla circolazione stradale, ma anche su altre attività controllate dai vigili, come il suolo pubblico, l’ambiente, il commercio, la sicurezza, i reati amministrativi e penali. «Da quando ci siamo insediati», ha fatto presente Sulpizio, «abbiamo cercato di riversare sulla città più unità possibili. Un lavoro che ha funzionato e che oggi ci consente di essere presenti attivamente su più fronti».
Aumentano le multe. L’anno scorso, sono state rilevate 55.349 infrazioni al Codice della strada, all’incirca una multa ogni due abitanti. Nel 2013, le contravvenzioni erano state 48.600, ossia 6.749 in meno del 2014. Questo risultato, come ha fatto notare Maggitti, è stato raggiunto anche grazie al lavoro svolto negli ultimi mesi dell’anno dagli ausiliari del traffico che hanno elevato 4.500 verbali. Le strade dove sono state accertate più violazioni sono viale della Riviera (2.772), piazza della Repubblica (1.473), corso Vittorio (1.162), via Fabrizi (1.105).
Infrazioni più ricorrenti. Facendo una classifica delle infrazioni, si scopre che le contravvenzioni più numerose sono state elevate alle auto che hanno intralciato la circolazione (3.829 verbali con rimozione dei veicoli). Davvero alto anche il numero degli automobilisti pizzicati a parlare al telefono mentre guidavano (1.674). Seguono il mancato uso delle cinture di sicurezza (537) e la mancata revisione dei veicoli (470). Sono stati 632 gli incidenti rilevati, 32 in meno del 2013.
Incassi inferiori alle previsioni. Le sanzioni comminate l’anno scorso hanno toccato la cifra complessiva di 3.600.000 euro, ma la somma incassata effettivamente fino ad oggi è stata solo di 2.250.000 euro. Maggitti ha puntato il dito sulla crisi e sugli sconti del 30 per cento previsti per chi paga le multe entro 5 giorni dalla notifica. «L’incasso», ha spiegato il comandante, «è inferiore a quello di un tempo, ma comunque in crescita. Hanno pesato, indubbiamente, la crisi economica che ha ridotto il numero di auto in circolazione e lo sconto del 30 per cento introdotto per incentivare a pagare subito le multe. Ma coloro che si mettono in regola usufruendo delle sanzioni ridotte sono quelli che già pagavano prima». Quindi, questo meccanismo non avrebbe portato alcun beneficio in termini di incassi. Tra l’altro, la percentuale di evasione resta alta. Solo un cittadino su tre paga nei termini previsti. Un altro terzo si mette in regola dopo il sollecito e un altro terzo non paga affatto.
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