Pescara, ex presidente Bcc a processo per ilavoratori in banca col contratto metalmeccanici
Nella federazione 11 lavoratori con contratti da metalmeccanici
PESCARA. Lavoravano in banca con un contratto da metalmeccanici. Ora la vicenda dei dipendenti della Federazione delle banche di credito cooperativo Abruzzo e Molise, è approdata in tribunale. Il processo vede imputati Domenico Ciaglia, 73 anni, e Giovanni Falzon, 62.
Il primo è l'ex presidente della Federazione e attuale presidente della banca di credito cooperativo di Pratola Peligna, il secondo è il legale rappresentante della società Cisia Progetti di Bellante, che si occupa di archiviazione di documenti bancari e istituzionali. Davanti al giudice monocratico Sergio Casarella, ieri mattina si è tenuta la prima udienza alla presenza dell'avvocato Giovanni Di Biase del foro di Pescara per Ciaglia, e dei legali Franco Di Teodoro e Franco Ragionieri di Teramo per Falzon. Il giudice ha ammesso tutti i testimoni, sia dell'accusa che della difesa, e ha rinviato al 6 luglio l'escussione.
I due sono accusati in concorso di somministrazione fraudolenta di manodopera ai danni di undici lavoratori, da marzo 2003 a ottobre 2008. Ciaglia deve rispondere anche del mancato versamento dei contributi all'Inps, nel periodo di riferimento, per più di 334mila euro.
Secondo l'accusa, i dipendenti, assunti con contratto metalmeccanico, svolgevano operazioni di carattere bancario all'interno della sede della Federazione, nel Palazzo Quadrifoglio, in via Avezzano a Pescara.
L'indagine, partita nel 2008, è stata coordinata dal pubblico ministero Giampiero Di Florio. La Cisia Progetti srl viene definita soggetto appaltatore e somministratore, mentre la Federazione delle banche di credito cooperativo, soggetto appaltante utilizzatore. Secondo l'ipotesi accusatoria, Ciaglia, in qualità di legale rappresentante della Federazione, e Falzon, legale rappresentante della srl, «con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso» avrebbero «eluso norme inderogabili di legge o di contratto collettivo» effettuando «una somministrazione fraudolenta di manodopera» di undici dipendenti per «un numero complessivo di 8.863 giornate». Tra qualche settimana è prevista la sentenza del ricorso in sede civile.
Il primo è l'ex presidente della Federazione e attuale presidente della banca di credito cooperativo di Pratola Peligna, il secondo è il legale rappresentante della società Cisia Progetti di Bellante, che si occupa di archiviazione di documenti bancari e istituzionali. Davanti al giudice monocratico Sergio Casarella, ieri mattina si è tenuta la prima udienza alla presenza dell'avvocato Giovanni Di Biase del foro di Pescara per Ciaglia, e dei legali Franco Di Teodoro e Franco Ragionieri di Teramo per Falzon. Il giudice ha ammesso tutti i testimoni, sia dell'accusa che della difesa, e ha rinviato al 6 luglio l'escussione.
I due sono accusati in concorso di somministrazione fraudolenta di manodopera ai danni di undici lavoratori, da marzo 2003 a ottobre 2008. Ciaglia deve rispondere anche del mancato versamento dei contributi all'Inps, nel periodo di riferimento, per più di 334mila euro.
Secondo l'accusa, i dipendenti, assunti con contratto metalmeccanico, svolgevano operazioni di carattere bancario all'interno della sede della Federazione, nel Palazzo Quadrifoglio, in via Avezzano a Pescara.
L'indagine, partita nel 2008, è stata coordinata dal pubblico ministero Giampiero Di Florio. La Cisia Progetti srl viene definita soggetto appaltatore e somministratore, mentre la Federazione delle banche di credito cooperativo, soggetto appaltante utilizzatore. Secondo l'ipotesi accusatoria, Ciaglia, in qualità di legale rappresentante della Federazione, e Falzon, legale rappresentante della srl, «con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso» avrebbero «eluso norme inderogabili di legge o di contratto collettivo» effettuando «una somministrazione fraudolenta di manodopera» di undici dipendenti per «un numero complessivo di 8.863 giornate». Tra qualche settimana è prevista la sentenza del ricorso in sede civile.
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