Pescara, giovane arrestato per maltrattamenti al padre
Discussioni continue in casa, richieste di denaro al capofamiglia. Un 26enne è finito in carcere con l'accusa di maltrattamenti in famiglia
PESCARA. E' finito in carcere per maltrattamenti in famiglia, perché più volte se la sarebbe presa con il padre, aggredendolo verbalmente e fisicamente. I comportamenti violenti del 26enne pescarese sarebbero andati avanti per quasi un anno, e il padre avrebbe subito tutto, non solo da questo figlio ma anche da un altro, anche lui oltremodo aggressivo.
Discussioni continue in casa, richieste di denaro al capofamiglia, probabilmente perché i due giovani fanno uso di droga, in un’escalation che ha portato l'uomo all'esasperazione, tanto da chiedere aiuto alla polizia. Uno degli episodi più significativi si è verificato quando il padre dei due è stato raggiunto in testa, alla fronte, da un paio di forbici lanciato durante una delle mille discussioni tra le mura domestiche, finendo in ospedale. In alcuni casi è intervenuta la polizia, che ha riportato un po' di tranquillità in quella abitazione, ma erano solo delle parentesi temporanee perché poi ricominciava tutto come prima.
Circa tre mesi fa nell'alloggio c'è stata una delle tante liti tra i due fratelli, che hanno rapporti turbolenti anche tra di loro e non solo nei confronti del padre. In quel caso, spuntò fuori un coltello e si è rischiato grosso, ma poi tra i due si è intromesso proprio il padre, che ha anche chiamato la polizia, e arrivando sul posto la volante ha arrestato uno dei fratelli per minacce aggravate e maltrattamenti in famiglia dopodiché il tribunale ha provveduto ad allontanarlo da casa, pur non convalidando l'arresto. Ora, sulla scorta delle indagini effettuate su altri episodi dal personale della squadra mobile, diretta da Pierfrancesco Muriana, anche il secondo fratello è finito nei guai, ed è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. (f.b.)