Pescara, il voto boccia l’isola pedonale in Corso

Confcommercio e Confesercenti: il 96% dei negozianti della zona ha detto no al progetto del Comune. Ardizzi: servono parcheggi gratuiti alla stazione

PESCARA. Il 95 per cento dei negozianti del centro della città è contrario al progetto di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele II, presentato dal Comune, che prevede la riduzione della carreggiata riservata al transito delle auto a otto metri, la cancellazione di tutti i posti auto attualmente previsti e la Ztl alternata.

Questo è il risultato del sondaggio organizzato dalle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti e distribuito a 300 commercianti di corso Vittorio e delle vie adiacenti. Proprio i negozianti delle strade limitrofe sono addirittura meno favorevoli di quelli di corso Vittorio temendo ripercussioni sugli incassi con la chiusura della strada principale del centro. Il 96 per cento di questi si dichiara contrario, percentuale che scende a 93 prendendo in esame solo le risposte degli operatori di corso Vittorio Emanuele II. Oltre a questa, altre due i quesiti posti dalle associazioni di categoria.

Col primo si chiedeva se gli esercenti fossero favorevoli, prima di avviare i lavori, ad attuare un periodo di sperimentazione della viabilità alternativa sul tracciato individuato dall'amministrazione guidata dal sindaco Luigi Albore Mascia all'interno dell'area di risulta: la risposta non è stata plebiscitaria come nel primo caso, ma la stragrande maggioranza dei commercianti, il 71 per cento (73 per cento di quelli di corso Vittorio e 69 per cento delle altre vie), vorrebbe la sperimentazione. Con la terza domanda invece si chiedeva ai negozianti se fossero favorevoli al progetto di riqualificazione del corso ma senza zona a traffico limitato e con l'applicazione di tariffe simboliche o gratis per il parcheggio nell'area di risulta: risposte quasi unanimi con il 91 per cento (85 per cento quelli di corso Vittorio e 93 per cento quelli delle strade adiacenti) degli esercenti favorevole a questa ipotesi. I commercianti del centro non si sono limitati a dare risposta ai quesiti ma lanciano anche delle proposte concrete al Comune: la possibilità di avere più parcheggi oppure parcheggi di scambio fuori dal centro cittadino con bus navetta, la riqualificazione dell'area di risulta, nuovi bus cittadini elettrici e più piccoli.

A presentare i risultati del sondaggio sono stati Ezio Ardizzi, presidente di Confcommercio e Leila Kechoud, vice presidente di Confesercenti. «Questa fotografia», dice Ardizzi mostrando un'immagine di corso Vittorio durante la guerra, «documenta che nel periodo dell'occupazione tedesca Pescara era deserta: abbandonata dai suoi abitanti, aveva l'apparenza di una città morta. Oggi purtroppo non è molto dissimile. Quella che chiamano riqualificazione sarà la distruzione del centro. L'amministrazione deve operare per la collettività e i commercianti non vogliono la riqualificazione quindi il buon senso dovrebbe suggerire di non farlo. L'unica cosa da fare è rendere gratuiti tutti i posti auto della stazione, dobbiamo far venire gente a Pescara, non mandarla via». Il capogruppo di Fli Massimiliano Pignoli annuncia nuove battaglie in consiglio: «L'amministrazione Mascia non può far altro che prendere atto di come la città sia contraria alla chiusura al traffico della più importante arteria». «Pedonalizzare parte di corso Vittorio, senza alcun studio concreto», dice il segretario cittadino del Pd Stefano Casciano, «è un errore perché rallenterà fortemente il transito di automobili e mezzi pubblici con unico risultato di aumentare fortemente l'inquinamento della restante area centrale e della conseguente area urbana».

(l.z.)

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