Pescara in bicicletta, è nata una moda
Dieci km di pista ciclabile e tanti appassionati. Le associazioni: vogliamo percorsi continui e l’abbinamento con i bus
PESCARA. «Se Pescara ha 280 chilometri di strade, 28 chilometri di piste ciclabili sarebbero una buona base di partenza».
Pedalano in graziella, in mountain bike e in city bike, vanno a lavoro ed escono in bicicletta e si accontenterebbero del dieci per cento di piste ciclabili sul totale di strade cittadine. Sono i ciclisti di Pescara, quelli raccolti, circa un centinaio, sotto l’associazione Pescarabici di Giancarlo Odoardi e Laura di Russo, e quelli che formano alcuni movimenti come Salvaiciclisti, Tweed Drive, Angel Drive che ciclicamente organizzano iniziative, pedalate, convegni per promuovere la mobilità sostenibile.
Quanti chilometri vorrebbero i ciclisti? A Pescara l’attenzione per le piste ciclabili è iniziata alla fine degli anni Novanta con uno spicchio colorato del marciapiede della riviera.
Nel corso degli anni, i chilometri dedicati alle due ruote in città sono arrivati a circa una decina distribuiti su 21 circuiti tra comunali e provinciali: quasi due chilometri sul tratto del lungomare, sul lungofiume Paolucci fino alla golena nord e al ponte di legno, via D’Annunzio e via De Gasperi e il tratto inaugurato recentemente lungo la riviera sud, una pista a doppia corsia di marcia per 500 metri ciascuna che collega direttamente la pista del Ponte del mare con quella che attualmente inizia all'incrocio tra il lungomare Papa Giovanni XXIII e viale Vespucci e prosegue fino a viale Pepe.
In autunno, poi, si apriranno altri cantieri dell’amministrazione come il secondo e il terzo lotto sempre sulla riviera sud con una pista ciclabile, più arredo urbano, fino a viale Primo Vere.
Ancora, entro Ferragosto, verrà conclusa l’opera che permetterà agli appassionati delle due ruote di attraversare la città dalla riviera nord fino alla Città della Musica, in via Raiale, transitando su un percorso completamente riservato e preferenziale, senza alcuna interferenza con la viabilità veicolare e con il traffico urbano.
L'ultimo tassello è rappresentato proprio dalla realizzazione dei lavori di riqualificazione e di rifacimento del tratto di pista ciclabile che corre sul vecchio ponte di ferro, in via D'Annunzio, opera finanziata dal Comune con i fondi Urban 2 e che la Provincia realizzerà come stazione appaltante. La pista ciclabile sul ponte è infatti completamente dissestata e chiusa ormai al traffico ciclabile e pedonale dallo scorso ottobre 2011.
Inoltre, l'amministrazione comunale ha avviato la progettazione di un ulteriore prolungamento dello stesso percorso ciclabile che giungerà fino all'ingresso del Museo delle Genti d'Abruzzo con accesso in via delle Caserme, ossia nel cuore del centro storico della città.
Eppure i ciclisti chiedono di più al Comune e, soprattutto tramite l’associazione Pescarabici, mettono in evidenza i punti deboli dei percorsi già esistenti e di quelli che verranno.
Gli appassionati delle due ruote chiedono intanto più efficienza, più percorsi continui, autobus per trasportare le biciclette e collegamenti con le altre città della Provincia.
Anche il movimento Salvaiciclisti, rappresentato da Alessandro Vitale e da Pierluigi Sagazio, sottoporrà al Comune un piano della mobilità in occasione della settimana europea della mobilità sostenibile.
©RIPRODUZIONE RISERVATA