Pescara, l'Arta boccia il giovedì ecologico
I dati delle 5 centraline: i livelli delle micropolveri sono aumentati
PESCARA. I dati dell'Arta bocciano la maxi-isola del giovedì: il livello delle micropolveri nell'aria non è diminuito nonostante il blocco del traffico ma, anzi, come recitano i dati registrati dalle centraline sparse nei vari punti della città è aumentato.
In piazza Grue e in via Firenze, in via Sacco e in viale Bovio: sono queste alcune delle vie dove i dati dell'Arta hanno smentito i benefici che, invece, ci si aspetterebbero dallo stop al traffico. Il Comune riporta i dati e commenta attraverso l'assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli: «Non desistiamo e andiamo avanti su quella che è la strada per una rivoluzione culturale». Perché i dati contraddicono la giornata senz'auto? Per l'assessore «i valori non dipendono esclusivamente dal traffico ma dalla concomitanza di una serie di fattori come la presenza dei cantieri in città, l'assenza di vento, dalla sabbia e dagli impianti di riscaldamento ancora accesi».
Ma l'assessore non si scoraggia e, come aveva programmato, rilancia il secondo giovedì ecologico del 29 - sempre dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 19 - e l'ultimo previsto per il 5 aprile, ma solo di mattina. Le ragioni della scelta di chiudere la città al traffico di giovedì, Fiorilli, le ribadirà poi in un incontro di lunedì. Per quel giorno, l'assessore radunerà al proprio tavolo le associazioni e gli ambientalisti e soprattutto chi, tre giorni fa, è sbottato contro il provvedimento: i commercianti.
E' stata questa la categoria che, più di altre, ha risentito del blocco del traffico e si è scagliata contro Fiorilli e il sindaco Luigi Albore Mascia «nemici del commercio». «Per lunedì mattina», spiega Fiorilli, «convoco un vertice con le associazioni di categoria dei commercianti che avranno l'occasione per confrontarsi direttamente con le associazioni ambientaliste come il Wwf, Sos Inquinamento, con Gaetano Silvestre del reparto di Fisiopatologia respiratoria pediatrica dell'ospedale. Parteciperanno anche i responsabili dell'Arta, l'Aci e la Gtm perché tutti devono prendere consapevolezza di quanto sta facendo il Comune per ridurre i problemi delle micropolveri: mi aspetto condivisione, non sterili polemiche».
Replica a tutti, Fiorilli: ai cittadini che hanno cercato di oltrepassare le transenne con l'auto e a chi non ha colto, per l'assessore, il messaggio di un giovedì a piedi. «L'obiettivo», prosegue, «non doveva essere quello di "aggirare" l'isola pedonale con l'auto congestionando le strade attorno alla cinta urbana, ma il messaggio era non usare per niente l'auto. Le vie lasciate aperte come l'anello della città», aggiunge ancora, «non servivano ad accogliere le centinaia di migliaia di vetture che ogni giorno si muovono su Pescara, ma servivano solo a garantire una viabilità fluida per chi comunque non poteva evitare di usare il mezzo».
Tocca a Fiorilli, poi, lanciare frecciate: «La verità è che se in tanti sono pronti a parlare di rispetto per l'ambiente, sono pochi quelli che accettano il sacrificio di rinunciare, per un solo giorno, all'auto preferendo la bici o l'autobus».
«Più inquinamento e danni al commercio»: la pensa così il consigliere Pd Antonio Blasioli dopo aver letto i dati delle cinque centraline dell'Arta per, poi, bocciare in toto la mobilità della giunta Mascia. «Faccio difficoltà», dice Blasioli, «a individuare, a distanza di tre anni, un provvedimento azzeccato in tema di mobilità: le auto sul marciapiede della riviera? Lo spegnimento del tabellone delle polveri su corso Vittorio, l'annuncio di chiudere la città al traffico di notte? La sosta su via Venezia? Mascia ne prenda atto e cambi sulla mobilità. Se non lo vuole fare per il centrosinistra», conclude, «lo faccia almeno per i cittadini e per chi, come Glauco Torlontano, ha speso una vita per le battaglie a tutela della salute».
Intanto, oggi e domani, torna l'appuntamento con il week-end ecologico: via De Amicis, via Mazzini e via Regina Margherita saranno chiuse al traffico dalle 17 alle 19.
In piazza Grue e in via Firenze, in via Sacco e in viale Bovio: sono queste alcune delle vie dove i dati dell'Arta hanno smentito i benefici che, invece, ci si aspetterebbero dallo stop al traffico. Il Comune riporta i dati e commenta attraverso l'assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli: «Non desistiamo e andiamo avanti su quella che è la strada per una rivoluzione culturale». Perché i dati contraddicono la giornata senz'auto? Per l'assessore «i valori non dipendono esclusivamente dal traffico ma dalla concomitanza di una serie di fattori come la presenza dei cantieri in città, l'assenza di vento, dalla sabbia e dagli impianti di riscaldamento ancora accesi».
Ma l'assessore non si scoraggia e, come aveva programmato, rilancia il secondo giovedì ecologico del 29 - sempre dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 19 - e l'ultimo previsto per il 5 aprile, ma solo di mattina. Le ragioni della scelta di chiudere la città al traffico di giovedì, Fiorilli, le ribadirà poi in un incontro di lunedì. Per quel giorno, l'assessore radunerà al proprio tavolo le associazioni e gli ambientalisti e soprattutto chi, tre giorni fa, è sbottato contro il provvedimento: i commercianti.
E' stata questa la categoria che, più di altre, ha risentito del blocco del traffico e si è scagliata contro Fiorilli e il sindaco Luigi Albore Mascia «nemici del commercio». «Per lunedì mattina», spiega Fiorilli, «convoco un vertice con le associazioni di categoria dei commercianti che avranno l'occasione per confrontarsi direttamente con le associazioni ambientaliste come il Wwf, Sos Inquinamento, con Gaetano Silvestre del reparto di Fisiopatologia respiratoria pediatrica dell'ospedale. Parteciperanno anche i responsabili dell'Arta, l'Aci e la Gtm perché tutti devono prendere consapevolezza di quanto sta facendo il Comune per ridurre i problemi delle micropolveri: mi aspetto condivisione, non sterili polemiche».
Replica a tutti, Fiorilli: ai cittadini che hanno cercato di oltrepassare le transenne con l'auto e a chi non ha colto, per l'assessore, il messaggio di un giovedì a piedi. «L'obiettivo», prosegue, «non doveva essere quello di "aggirare" l'isola pedonale con l'auto congestionando le strade attorno alla cinta urbana, ma il messaggio era non usare per niente l'auto. Le vie lasciate aperte come l'anello della città», aggiunge ancora, «non servivano ad accogliere le centinaia di migliaia di vetture che ogni giorno si muovono su Pescara, ma servivano solo a garantire una viabilità fluida per chi comunque non poteva evitare di usare il mezzo».
Tocca a Fiorilli, poi, lanciare frecciate: «La verità è che se in tanti sono pronti a parlare di rispetto per l'ambiente, sono pochi quelli che accettano il sacrificio di rinunciare, per un solo giorno, all'auto preferendo la bici o l'autobus».
«Più inquinamento e danni al commercio»: la pensa così il consigliere Pd Antonio Blasioli dopo aver letto i dati delle cinque centraline dell'Arta per, poi, bocciare in toto la mobilità della giunta Mascia. «Faccio difficoltà», dice Blasioli, «a individuare, a distanza di tre anni, un provvedimento azzeccato in tema di mobilità: le auto sul marciapiede della riviera? Lo spegnimento del tabellone delle polveri su corso Vittorio, l'annuncio di chiudere la città al traffico di notte? La sosta su via Venezia? Mascia ne prenda atto e cambi sulla mobilità. Se non lo vuole fare per il centrosinistra», conclude, «lo faccia almeno per i cittadini e per chi, come Glauco Torlontano, ha speso una vita per le battaglie a tutela della salute».
Intanto, oggi e domani, torna l'appuntamento con il week-end ecologico: via De Amicis, via Mazzini e via Regina Margherita saranno chiuse al traffico dalle 17 alle 19.
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