Pescara, maxi-bolletta Aca: il conto sfiora i 3.000 euro

Un salasso da pagare subito per l'acqua senza indicazioni sulla rateizzazione. Gli utenti: non vogliamo trovarci in difficoltà per la cattiva gestione dell’azienda

PESCARA. Da tempo non si vedeva la bolletta dell’acqua, nonostante le autoletture periodiche. Poi, di colpo, tutto insieme è arrivata una fattura da 2.817 euro, da pagare il prima possibile.

Una brutta sorpresa per una famiglia pescarese, che ha scelto di restare anonima dopo aver inoltrato un’infuocata richiesta di spiegazione ai vertici dell’ Azienda consortile acquedottistica.

Nonostante l’ammontare dalla bolletta sia decisamente elevato, il problema segnalato da questi utenti è relativo al fatto di aver ricevuto indicazioni sull’importo, senza l’effettiva possibilità di ammortizzare il pagamento, con fatture trimestrali.

Normalmente, come segnalano gli stessi utenti, i consumi del servizio idrico integrato (acqua – fognatura – depurazione) vengono fatturati con cadenza trimestrale; in particolare vengono di norma emesse tre fatture di acconto sulla base del consumo consolidato negli anni precedenti e una fattura a conguaglio a seguito di lettura effettiva. In casi sporadici vengono emesse due fatture di acconto e altrettante a conguaglio; in casi eccezionali anche la fattura di conguaglio può essere emessa con consumo presunto.

Ogni bolletta, comunque, riporta il periodo di fatturazione indicando la data di lettura effettiva o il riferimento per i consumi presunti.

Di fatto, pagare 230 euro a trimestre non è certo la stessa cosa che dover tirar fuori quasi 3mila euro in una volta sola. Una situazione fastidiosa che, ad esempio, tanti aquilani si sono trovati ad affrontare quando si sono visti conteggiare, tutte insieme, le utenze relative ai mesi (o anche agli anni) in cui hanno utilizzato solo parzialmente. Ancora più controverso il caso relativo alle utense del Progetto case, i nuovi appartamenti antisismici realizzati all’indomani della scossa del 6 aprile 2009. Tutte in una volta, sono arrivate delle megabollette.

Comunque, tornando al caso della famiglia pescarese, è stata inoltrata una comunicazione in cui si chiede la rateizzazione dell’importo.

«Ci rifiutiamo», viene spiegato, «di versare a somma in unica soluzione e non intendiamo privare il budget familiare di importi eccessivi per esclusiva mala gestio da parte dell’Aca». Si chiede, inoltre, ai dirigenti dell’Aca una risposta in merito.

Una comunicazione che è stata inoltrata giorni fa, ma nessuno si è fatto vivo. «Peccato», spiegano gli utenti, «con questa tornata di amministrative ci aspettavamo che qualcuno si facesse sentire». ©RIPRODUZIONE RISERVATA