Pescara, maxi-isola pedonale contro lo smog
Via al primo giovedì a piedi: stop alle auto dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 19 in una grande porzione della città fino al confine di Montesilvano e di Francavilla. Si circola ai Colli e a San Donato
PESCARA. Debutta oggi la maxi-isola pedonale, l'esperimento dell'amministrazione per ridurre lo smog in città che, per la prima volta, sarà messo in atto durante un giorno feriale: dalle 9 scatterà il blocco del traffico in una grande porzione fino al confine di Montesilvano e di Francavilla inaugurando il primo giovedì a piedi. Lo stop al traffico sarà in vigore dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 19: in queste fasce orarie potranno circolare solo biciclette, pedoni, mezzi pubblici e auto elettriche. Per supportare i cittadini la Gtm metterà a disposizione due bus-navetta che attraverseranno la maxi-isola pedonale.
«Non siamo sordi o indifferenti alle esigenze per migliorare la sostenibilità dell'ambiente. Abbiamo lavorato due settimane per mettere a punto questo piano prendendo anche in considerazione le targhe alterne che, poi, abbiamo scartato», dice l'assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli. «La chiusura totale di oggi non è un affronto alla città ma un atto doveroso consapevoli dei danni che le micropolveri possono produrre sulla salute».
Quello di oggi sarà il preludio a tre giovedì a piedi che il Comune ha programmato come misure drastiche per diminuire l'inquinamento.
LA ZONA VERDE. L'area interessata - sarà vietata alle auto e anche agli scooter - copre sia la parte nord che sud della città: dal confine con Montesilvano-via Arno fino al confine con Francavilla, delimitate a est dalla riviera e a ovest da via Caravaggio e strada della Bonifica-via Alento-muro ferroviario. Le auto, invece, potranno circolare ai Colli e a San Donato. Nel dettaglio, l'enorme area chiusa sarà compresa tra via Caravaggio-direzione sud, via Caravaggio (da via Tiepolo a via Bernini), via Donatello (da via Raffaello a via Caravaggio), via Raffaello (da via Donatello a via Da Vinci), via Da Vinci (da via Raffaello a via del Santuario), via del Santuario, via Ferrari, via De Gasperi, via Spalti del Re, via Lungaterno nord, via Paolucci, lungomare Matteotti, viale della riviera (sino al confine con Montesilvano), via Arno (dal confine con Montesilvano a via Nazionale Adriatica nord), via Nazionale Adriatica nord (da via Arno a via De Gasperi), via De Gasperi e via Caravaggio. Queste strade costituiranno il perimetro della maxi-isola pedonale e, come ha illustrato l'assessore, «saranno transitabili come vie di fuga».
A sud l'area chiusa alle auto sarà compresa tra viale Primo Vere, via Papa Giovanni XXIII, lungomare Cristoforo Colombo, via Doria, via Polo, viale Marconi, via Di Vestea, piazza della Marina, via Conte di Ruvo, viale D Annunzio, via Colonna, viale Marconi, via Da Brescia, via D Annunzio, via Lago di Campotosto, via Aterno, via Saline, via Tiburtina, via Alento, via Da Fiore, via Lo Feudo, via Tirino, strada della Bonifica, via Antonelli e via Nazionale adriatica sud.
LIMITI SUPERATI 36 VOLTE. Mentre il Comune corre ai ripari organizzando tre giovedì senz'auto - oggi, il 29 marzo e mezza giornata il 5 aprile - i livelli del Pm10 sono allarmanti. In viale Bovio, secondo i dati dell'Arta, i livelli delle polveri sottili sono stati superati già 36 volte. Un dato preoccupante perché il superamento dei limiti consentiti è di 35 volte in un anno e non in tre mesi, come sta accandendo a Pescara. Per il Wwf di Augusto De Sanctis l'iniziativa del Comune, come aveva precisato giorni fa, è una «misura tampone» e, con dati alla mano, sta preparando un esposto da inviare in procura per danni ambientali.
«Non siamo sordi o indifferenti alle esigenze per migliorare la sostenibilità dell'ambiente. Abbiamo lavorato due settimane per mettere a punto questo piano prendendo anche in considerazione le targhe alterne che, poi, abbiamo scartato», dice l'assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli. «La chiusura totale di oggi non è un affronto alla città ma un atto doveroso consapevoli dei danni che le micropolveri possono produrre sulla salute».
Quello di oggi sarà il preludio a tre giovedì a piedi che il Comune ha programmato come misure drastiche per diminuire l'inquinamento.
LA ZONA VERDE. L'area interessata - sarà vietata alle auto e anche agli scooter - copre sia la parte nord che sud della città: dal confine con Montesilvano-via Arno fino al confine con Francavilla, delimitate a est dalla riviera e a ovest da via Caravaggio e strada della Bonifica-via Alento-muro ferroviario. Le auto, invece, potranno circolare ai Colli e a San Donato. Nel dettaglio, l'enorme area chiusa sarà compresa tra via Caravaggio-direzione sud, via Caravaggio (da via Tiepolo a via Bernini), via Donatello (da via Raffaello a via Caravaggio), via Raffaello (da via Donatello a via Da Vinci), via Da Vinci (da via Raffaello a via del Santuario), via del Santuario, via Ferrari, via De Gasperi, via Spalti del Re, via Lungaterno nord, via Paolucci, lungomare Matteotti, viale della riviera (sino al confine con Montesilvano), via Arno (dal confine con Montesilvano a via Nazionale Adriatica nord), via Nazionale Adriatica nord (da via Arno a via De Gasperi), via De Gasperi e via Caravaggio. Queste strade costituiranno il perimetro della maxi-isola pedonale e, come ha illustrato l'assessore, «saranno transitabili come vie di fuga».
A sud l'area chiusa alle auto sarà compresa tra viale Primo Vere, via Papa Giovanni XXIII, lungomare Cristoforo Colombo, via Doria, via Polo, viale Marconi, via Di Vestea, piazza della Marina, via Conte di Ruvo, viale D Annunzio, via Colonna, viale Marconi, via Da Brescia, via D Annunzio, via Lago di Campotosto, via Aterno, via Saline, via Tiburtina, via Alento, via Da Fiore, via Lo Feudo, via Tirino, strada della Bonifica, via Antonelli e via Nazionale adriatica sud.
LIMITI SUPERATI 36 VOLTE. Mentre il Comune corre ai ripari organizzando tre giovedì senz'auto - oggi, il 29 marzo e mezza giornata il 5 aprile - i livelli del Pm10 sono allarmanti. In viale Bovio, secondo i dati dell'Arta, i livelli delle polveri sottili sono stati superati già 36 volte. Un dato preoccupante perché il superamento dei limiti consentiti è di 35 volte in un anno e non in tre mesi, come sta accandendo a Pescara. Per il Wwf di Augusto De Sanctis l'iniziativa del Comune, come aveva precisato giorni fa, è una «misura tampone» e, con dati alla mano, sta preparando un esposto da inviare in procura per danni ambientali.
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