l'inchiesta
Pescara, multe non pagate: al vaglio la posizione di altri quattro politici
Il Comune di Pescara conta mancati incassi per 36 milioni di euro: il pm acquisisce atti alla Soget, al setaccio i pignoramenti
PESCARA. E’ stato un esposto a far scattare l’inchiesta sui mancati incassi del Comune e a segnalare presunti “favori” – tutti da verificare – che avrebbero ricevuto 4 politici. E’ in seguito alla denuncia che la polizia giudiziaria si è mossa andando in Regione, in Comune e anche nella sede della Soget, la società di riscossione dei tributi per conto del Comune, per sequestrare gli atti di un’inchiesta che, al momento, non presenta indagati, ma solo l’ipotesi di reato di truffa ai danni del Comune e che farà luce su quella massa di crediti non incassati tra cui anche quelli che riguardano le multe.
Blitz alla Soget. Le convenzioni tra la Soget e il Comune, il dossier sui 36 milioni di euro di crediti mai incassati dall’amministrazione e l’appendice in Regione che riguarda il pignoramento dello stipendio del consigliere regionale Lorenzo Sospiri per multe non pagate da circa 10 mila euro e la successiva revoca del pignoramento: sono queste le carte in mano al pm Gennaro Varone e che saranno analizzate dalla procura per ricostruire tutta la trafila, per capire se quel buco nelle casse comunali, all’ombra di una situazione di pre-dissesto, poteva essere evitato e se quindi la Soget aveva ragione o no a dichiarare quei crediti inesigibili, non più riscuotibili dal Comune.
Sono un mare magnum i crediti che si sono accumulati negli anni e che, probabilmente, affondano le radici negli ultimi dodici anni, con almeno tre amministrazioni che si sono alternate. Il cuore dell’inchiesta è quella somma enorme, capire se quei crediti erano esigibili o no e se – è un’ipotesi investigativa – possono essere stati tra le cause del predissesto finanziario del Comune. C’è di tutto all’interno di quei 36 milioni, ovvero tasse, contenziosi con le ditte ma ci sono anche le contravvenzioni automobilistiche.
Multe e revoche: al vaglio la posizione di 4 politici. Le multe sono così una sorta di filone nell’inchiesta che cercherà di fare luce sull’effettiva esigibilità dei crediti da parte della Soget ma che, al suo interno, sta anche cercando di capire se ci sono revoche ai pignoramenti per non aver pagato tributi oppure multe.
Nessuno è indagato, al momento, ma la procura vaglierà tutti gli insolventi tra cui anche i politici per valutare se quelle revoche sono regolari o no.
Il pm sta così andando a caccia di eventuali revoche alle multe o a tributi di altri tre, quattro politici che potrebbero essere considerate sospette, secondo il dubbio instillato dall’esposto inviato in procura. In questo momento, l’inchiesta è ancora nella fase iniziale e non è detto che faccia emergere irregolarità ma il magistrato ha aperto un fascicolo.
In quest’ambito rientra il sequestro fatto a carico del capogruppo di Forza Italia Sospiri in Regione – non indagato – da dove sono stati portati via gli atti relativi al pignoramento e la successiva revoca del pignoramento. Sospiri non ha pagato decine di multe per circa 10 mila euro: contravvenzioni che si sono accumulate nell’arco di un decennio e a cui il consigliere ha posto rimedio presentando un’istanza alla Soget che, con una lettera che lo stesso politico ha esibito, ha autorizzato il pagamento a rate delle multe. Sospiri, così, sta pagando quelle contravvenzioni «che non sapevo neanche di avere», ha scritto il consigliere regionale su Facebook mentre la procura sta analizzando non le multe non pagate ma la revoca a quel pignoramento.
Cinque stelle: Caso Soget e revoche pignoramenti. Questa mattina, intanto, i grillini terranno un incontro dal titolo «caso Soget, revoche pignoramenti e crediti inesigibili». All’incontro parteciperanno il consigliere regionale Domenico Pettinari e i consiglieri comunali Enrica Sabatini, Erika Alessandrini e Massimiliano di Pillo.
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