Pescara, muore a 38 anni e dona gli organi
Gesto di generosità di una donna di Chieti colpita da emorragia
PESCARA. È morta a poche ore dal Natale lasciando nello sgomento il marito, tre figli e i genitori. Ma se n'è andata con uno straordinario gesto di generosità, offrendo una speranza di vita alle persone a cui ha donato i suoi organi arrivati a Torino, Roma e L'Aquila. Cuore, reni, fegato e cornee di una donna di 38 anni di Chieti saranno presto trapiantati in malati che stavano aspettando un grande dono e hanno ricevuto la fantastica notizia nel giorno di Natale, come il dono più atteso.
La donna, colpita da una emorragia cerebrale spontanea, era ricoverata da una settimana all'ospedale di Pescara dove è stata sottoposta a due interventi chirurgici nel reparto di Neurochirurgia. Per lei, però, non c'è stato nulla da fare. Il 24 si è capito che la donna sarebbe morta di lì a poco e così sono state avviate le procedure per la donazione degli organi, a cui i familiari hanno acconsentito. Dopo l'osservazione hanno preso il via le operazioni di espianto e a Pescara sono arrivate le équipe di chirurghi che si occupati materialmente del prelievo.
L'attività di espianto è cominciata la notte tra il 24 e il 25, alle 3, ed è andata avanti fino alle 10 del giorno di Natale. Il cuore e il rene destro sono andati all'ospedale Le Molinette di Torino (con due équipe e due trasporti diversi da Pescara fino a destinazione), il fegato e il rene sinistro sono stati destinati a Roma, mentre le cornee sono state prelevate da un oculista dell'ospedale di Pescara per finire alla Banca degli occhi dell'Aquila. A effettuare queste consegne speciali sono stati dei mezzi militari, in servizio anche nelle ore notturne.
Una vigilia di Natale e un Natale che rimarranno impressi nella memoria di molti: non solo di familiari e amici della 38enne, segnati da questo lutto improvviso, ma anche dei beneficiari delle donazioni, che hanno una nuova speranza di vita. In tanti hanno collaborato alla riuscita della procedura che ha visto il coinvolgimento del personale di vari reparti: gli addetti della Rianimazione, il coordinatore locale dei prelievi, Giuliano Iervese, la direzione sanitaria, un neurologo, il blocco operatorio con strumentisti e anestesisti, il laboratorio analisi, i radiologi e il 118.
La donna, colpita da una emorragia cerebrale spontanea, era ricoverata da una settimana all'ospedale di Pescara dove è stata sottoposta a due interventi chirurgici nel reparto di Neurochirurgia. Per lei, però, non c'è stato nulla da fare. Il 24 si è capito che la donna sarebbe morta di lì a poco e così sono state avviate le procedure per la donazione degli organi, a cui i familiari hanno acconsentito. Dopo l'osservazione hanno preso il via le operazioni di espianto e a Pescara sono arrivate le équipe di chirurghi che si occupati materialmente del prelievo.
L'attività di espianto è cominciata la notte tra il 24 e il 25, alle 3, ed è andata avanti fino alle 10 del giorno di Natale. Il cuore e il rene destro sono andati all'ospedale Le Molinette di Torino (con due équipe e due trasporti diversi da Pescara fino a destinazione), il fegato e il rene sinistro sono stati destinati a Roma, mentre le cornee sono state prelevate da un oculista dell'ospedale di Pescara per finire alla Banca degli occhi dell'Aquila. A effettuare queste consegne speciali sono stati dei mezzi militari, in servizio anche nelle ore notturne.
Una vigilia di Natale e un Natale che rimarranno impressi nella memoria di molti: non solo di familiari e amici della 38enne, segnati da questo lutto improvviso, ma anche dei beneficiari delle donazioni, che hanno una nuova speranza di vita. In tanti hanno collaborato alla riuscita della procedura che ha visto il coinvolgimento del personale di vari reparti: gli addetti della Rianimazione, il coordinatore locale dei prelievi, Giuliano Iervese, la direzione sanitaria, un neurologo, il blocco operatorio con strumentisti e anestesisti, il laboratorio analisi, i radiologi e il 118.
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