Pescara: nessuna certezza sul futuro dei lavoratori delle Naiadi / VIDEO
La curatrice fallimentare della ex società di gestione dell'impianto sportivo appone i sigilli e fa l'inventario. E agli ex dipendenti risponde: la vostra situazione mi sembra di non facile definizione
PESCARA. La curatrice fallimentare della Progetto Sport Gestione Impianti - società che ha gestito fino a due giorni fa le piscine Le Naiadi di Pescara - Claudia Mariani ha incontrato i lavoratori nell'impianto di viale Riviera Nord e spiegato loro che cosa accadrà, prima di effettuare la prima visita alla struttura e apporre i sigilli.
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«Ho incontrato i lavoratori per spiegare loro quello che sarà il mio compito in questa fase _ spiega _, il primo passaggio è obbligato ed è stabilito dalla legge: apporre i sigilli alle Naiadi. Quindi si prosegue con l'immediato inventario delle attrezzature e dei beni che si trovano all'interno del centro sportivo. Successivamente si attiveranno tutte le procedure per cercare di velocizzare l'inventario e poi cercare di chiarire, per quanto possibile, le relazioni fra Progetto Sport Gestione Impianti e la Regione Abruzzo per la restituzione dell'impianto alla Regione stessa che è proprietaria della struttura».
Sull'apertura (prevista il 3 maggio) delle buste - tre - per il bando di gara riservato alle Asd e sul futuro dei lavoratori, il curatore fallimentare aggiunge: «La procedura di apertura delle buste è gestita direttamente dalla Regione per cui non attiene alla procedura fallimentare, non sono io a rispondere in questo senso. Immagino che la Regione abbia già provveduto però a stabilire un calendario. Sul futuro dei lavoratori, ad oggi non posso fare previsioni, perché non è compito della curatela decidere. Sicuramente, attraverso colloqui con la Regione e le altre associazioni sportive potranno essere valutate delle possibilità, ma al momento, non essendo ipotizzabile un esercizio provvisorio da parte della Progetto Sport, la situazione mi sembra di non facile definizione. Sono questioni che dovranno essere valutate a tempo debito».