Pescara parcheggi, bocciata la delibera per salvare la società
Non passa in commissione Finanze il piano di ricostituzione del capitale, la maggioranza sconfitta L’azienda del Comune che gestisce i posti auto a pagamento rischia di portare i libri in tribunale
PESCARA. Nuovo scivolone della maggioranza sul tentativo di salvataggio di Pescara parcheggi. Ieri mattina, la commissione Finanze ha bocciato con 15 voti contrari, 12 favorevoli e 4 astenuti la proposta di delibera che prevede l’azzeramento dei debiti della società del Comune e la ricostituzione del suo capitale. Il provvedimento approderà lo stesso in consiglio, ma a questo punto le probabilità che non passi l’esame si fanno ancora più elevate. La municipalizzata che gestisce la sosta a pagamento di tutta la città, con i conti in profondo rosso, rischia così di portare i libri in tribunale. Hanno votato contro il presidente della commissione, esponente di Fli, Renato Ranieri, i consiglieri del PdCamillo D’Angelo, Gianluca Fusilli ed Enzo Del Vecchio e il loro collega indipendente Fausto Di Nisio. Si è astenuta la consigliera del Pdl Daniela Arcieri Mastromattei. Hanno invece votato a favore Antonio Sabatini, Armando Foschi, Pdl, Michele Di Marco e Amedeo Volpe, Pescara futura. Assente l’Udc, da sempre contraria a risanare le perdite di Pescara parcheggi. «Una bocciatura quasi scontata», hanno commentato in una nota i consiglieri del Pd D’Angelo, Fusilli e Del Vecchio, «poiché con l’atto proposto dalla maggioranza si dovrebbe riconoscere un debito fuori bilancio in assenza dello stesso bilancio. È l’ennesimo pastrocchio di questa sgangherata amministrazione, messo in luce anche dal collegio dei revisori che, con un eccesso di buonismo, hanno condizionato l’approvazione di questo atto all’approvazione del bilancio dell’ente». «Una procedura illegittima», hanno fatto notare, «che è stata in più occasioni sanzionata dalla Corte dei conti. Uno dei passaggi di una deliberazione recita così: “Durante la vacanza del nuovo bilancio, esercizio provvisorio, in mancanza di apposita previsione legislativa e non essendo frazionabile, il debito fuori bilancio non può essere riconosciuto».
La delibera bocciata prevede, del resto, l’azzeramento del capitale di 20.000 euro e la sua ricostituzione, nonché la copertura integrale della perdita d’esercizio 2012 pari a 559.308 euro al netto del patrimonio della società.
«Adesso» hanno proseguito D’Angelo, Fusilli e Del Vecchio, «dalla maggioranza si leveranno i soliti guaiti di dolore per gli sventurati padri di famiglia alle dipendenze della società che perderanno il posto di lavoro e accuseranno l’opposizione di insensibilità e quant’altro. Una rappresentazione teatrale di questi novelli attori dimentichi che a distanza di oltre tre anni dalla costituzione di questa società nessun dipendente è stato stabilizzato, nonostante le continue e lamentose promesse e nessuna prospettiva futura è stata mai avanzata se non da parte dell’opposizione».
Pronta la replica del capogruppo del Pdl Armando Foschi che ha puntato il dito contro il presidente della commissione Ranieri, invitato più volte a dimettersi dopo il suo passaggio dalla maggioranza all’opposizione, cioè dal Pdl a Fli. «La maggioranza di governo del centrodestra», ha osservato, «non riconosce più la legittimità del presidente della commissione Finanze, il quale occupa indebitamente e senza alcuna titolarità una carica che spetta, per statuto e regolamento, a un esponente della maggioranza». «Una commissione», ha sottolineato, «che oggi ha bocciato la delibera di ricostituzione del capitale sociale di Pescara parcheggi ed era scontato avvenisse, esprimendo un’opinione fondata su un’interpretazione manipolata del parere favorevole del collegio dei revisori dei conti». «L’interpretazione dell’opposizione», ha concluso, «ha falsato il parere dei revisori. Se così fosse, dovremmo revocare tutte le delibere approvate sino ad oggi sui debiti fuori bilancio».
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