Pescara parcheggi, il Pdl si spacca

Centrodestra va sotto in commissione e la delibera per salvare la società affonda

PESCARA. Il salvataggio di Pescara parcheggi si è bloccato in commissione Finanze. Ieri mattina, la variazione di bilancio che prevede la riduzione di 760mila euro del canone a carico della società comunale, costituita per gestire la sosta a pagamento, è stata affondata anche con i voti del centrodestra. La votazione si è chiusa con 15 sì, 17 no e 6 astenuti. Un brutto segnale politico per la maggioranza che ora rischia di finire sotto sulla stessa delibera anche in consiglio comunale, lunedì prossimo. La coalizione ha dimostrato di non avere i numeri per approvare la variazione di bilancio, perché pezzi della coalizione di centrodestra si sono astenuti o, addirittura, hanno votato contro. Tra gli astenuti c’è persino il presidente della commissione Finanze Renato Ranieri, che rischia qualche provvedimento disciplinare da parte del suo partito, il Pdl. «Vediamo come si comporterà in consiglio, poi decideremo», ha affermato il coordinatore provinciale del Popolo della libertà Lorenzo Sospiri. Nel mirino è finita anche l’indipendente Adele Caroli, considerata molto vicino alle posizioni del Pdl, che era assente. Alla maggioranza è venuto a mancare inoltre il sostegno dell’Udc. Vincenzo Di Noi ha votato contro, mentre Licio Di Biase si è astenuto. Subito dopo la seduta, il capogruppo dei centristi Vincenzo Dogali si è recato dal sindaco per comunicargli la decisione di ritirare i due assessori dalla giunta.

Si sono espressi a favore della variazione di bilancio i consiglieri del Pdl Vincenzo Berghella, Daniela Arcieri Mastromattei, Antonio Sabatini e quelli di Pescara futura Michele Di Marco e Marco Mambella. Il voto contrario è arrivato, ovviamente, anche dalle file dell’opposizione. Hanno detto no i consiglieri del Pd Camillo D’Angelo, Gianluca Fusilli ed Enzo Del Vecchio, l’esponente di Fli Giuseppe Bruno e l’indipendente Fausto Di Nisio. È venuto fuori, quindi, che non c’è la volontà di salvare Pescara parcheggi. L’operazione condotta dall’amministrazione comunale di ridurre il canone da 2 milioni a 1,235 milioni di euro l’anno non ha convinto nemmeno esponenti della maggioranza. Il centrosinistra è convinto che sia un intervento illegittimo, messo in atto dalla coalizione di centrodestra solo per accontentare il leader di Pescara futura Carlo Masci, il quale non intende rinunciare a risanare i conti in rosso della municipalizzata guidata da un suo uomo, l’amministratore unico Roberto Core.(a.ben.)

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