Pescara, pestato dopo un litigio per la droga: 33enne grave
Un tossicodipendente di Chieti Scalo picchiato da uno spacciatore e altre quattro persone in via Lago di Capestrano. Ricoverato in ospedale e operato
PESCARA. Pensava di poter alzare la voce perché la droga che gli è stata venduta era di pessima qualità. E invece, dopo essersi lamentato, è stato picchiato da cinque persone ed è finito in ospedale, in prognosi riservata. È stata una brutta serata, quella di giovedì, per un 33enne che vive a Chieti Scalo: è arrivato in città per acquistare una dose di eroina ma è stato aggredito dal suo fornitore e ora è ricoverato al Santissima Annunziata.
Questi i fatti, almeno quelli ricostruiti fino ad ora. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, raggiunge via Lago di Capestrano, a Pescara, per comprare un grammo di droga. Deve consumarla lui stesso ma si accorge che quella sostanza è di pessima qualità. Si lamenta, fa notare allo spacciatore di non essere soddisfatto e chiede di riavere i soldi, ritenendo di averne diritto. Per tutta risposta viene aggredito non solo dal pusher, che non vuole saperne di restituire la somma ricevuta, ma anche da altre quattro persone che affiancano lo spacciatore e si alleano con lui. Il tossicodipendente viene colpito a calci e pugni: una lezione chiarissima nei suoi confronti, che ha avuto il coraggio di lamentarsi.
È ferito, piuttosto malconcio, per cui si allontana, sale su un autobus e raggiunge il pronto soccorso di Chieti, per essere medicato. A un certo punto va via, in circostanze poco chiare, ma in un secondo momento torna in ospedale, sempre a Chieti, e da lì parte l'allarme. Il personale del posto di polizia e quello della squadra volante di Chieti ricostruiscono e segnalano l'accaduto e gli uomini della squadra mobile di Pescara, diretti da Pierfrancesco Muriana, si attivano per tentare di risalire agli autori.
La strada per portare avanti le indagini appare tutta in salita perché a Rancitelli è difficile contare sulla testimonianza di qualcuno e non ci sono telecamere che possono aver ripreso l'accaduto. È davvero minimo, poi, l'aiuto arrivato dalla vittima che non è stata in grado di fornire una descrizione dei suoi aggressori alla polizia e si è limitato a ricostruire i fatti. Non ha fornito nomi né, a quanto pare, potrebbe riconoscere chi lo ha pestato. Per l'uomo è stato necessario un intervento chirurgico, dopodiché è stato ricoverato e i medici si sono riservati la prognosi, anche se non sembra in pericolo di vita. Ha riportato diverse fratture e ci vorrà del tempo, prima che si riprenda. L’episodio di cui è stato protagonista rimanda alle gravi conseguenze a cui si va incontro consumando droga tagliata male, che possono sfociare in una overdose. Nel fine settimana, quando il consumo di droga aumenta, il pericolo cresce.
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