Pescara, processo Del Turco Angelini chiede 11 milioni di danni

Il grande accusatore dell’ex presidente della Regione, protagonista del processo per lo scandalo sanità sia come imputato sia come parte lesa, chiede il risarcimento dei danni morali

PESCARA. Quasi 11 milioni di euro di risarcimento di danni morali: è la richiesta depositata, oggi, dall’avvocato Sergio Menna, legale dell’ex patron di Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini, ad apertura del processo «Sanitopoli», su presunte tangenti nella sanità privata abruzzese, che vede fra i principali imputati l’ex presidente della Regione, Ottaviano Del Turco. Nel procedimento Angelini, definito «il grande accusatore», è parte lesa e allo stesso tempo imputato. Fu l’imprenditore a rivelare ai magistrati, nel corso di più interrogatori in procura, di aver pagato tangenti per circa 15 milioni di euro ad alcuni amministratori pubblici regionali sia di centrosinistra che di centrodestra in cambio di agevolazioni.

Il legale di Angelini ha chiesto in particolare 3 milioni di euro a Del Turco, all’ex capogruppo regionale del Pd, Camillo Cesarone e all’ex segretario generale dell’Ufficio di presidenza, Lamberto Quarta. Sempre a Cesarone, sono stati chiesti altri 163 mila euro, di cui 55 mila insieme all’ex assessore alle Attività produttive, Antonio Boschetti. All’ex parlamentare del Pdl, Sabatino Aracu e all’ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, sono stati chiesti rispettivamente 3 milioni e 500 mila euro e 3 milioni e 600 mila euro; all’ex assessore alla Sanità della giunta di centrodestra, Vito Domenici 500 mila euro; all’ex assessore alla Sanità della giunta Del Turco, Bernardo Mazzocca e al suo ex segretario, Angelo Bucciarelli 150 mila euro in totale. L’arringa dei legali di Angelini è prevista per il prossimo 3 luglio. Nelle scorse udienze, le altri parti civili hanno chiesto in totale quasi 250 milioni di euro di risarcimento: quasi 100 milioni le Asl e le case di cura; 146 milioni di euro la Regione Abruzzo.

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