Pescara, processo Del Turco. Cesarone : mai preso soldi per la campagna elettorale

L’ex consigliere regionale ed ex dirigente di Villa Pini, accusato anche di corruzione, concussione e associazione a delinquere, risponde alle domande del gip: “Del Turco mi disse che non voleva più incontrare Angelini perché per lui non poteva più fare nulla”

PESCARA. "Non ho mai preso soldi da Vincenzo Angelini e non li ho mai chiesti neanche per la campagna elettorale". E' stato il turno di Camillo Cesarone, ex consigliere regionale ed ex dirigente di Villa Pini, sedersi al banco dei testimoni da imputato nel processo sanità e rispondere alle domande dei pm Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli. Cesarone ha raccontato del suo rapporto di amicizia con l'ex titolare di Villa Pini anche lui imputato nel processo con l'ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco.

Cesarone, accusato di corruzione, concussione e associazione a delinquere, ha raccontato: "Angelini veniva quasi ogni giorno a casa mia perché era preoccupato. Le sue preoccupazioni erano relative ai tagli, ai budget, ai posti letto". Rispondendo alla domanda se sapeva che Angelini era andato a Collelongo da Del Turco, Cesarone ha detto: "Si, e' stato lui a chiedermi insistentemente di poter incontrare Del Turco. Io gli ho fissato gli appuntamenti, tre-quattro appuntamenti in due anni. Mi chiedeva Angelini di andare a Collelongo e non alla Regione". Sul contenuto degli incontri, Cesarone ha detto: "Angelini gli voleva parlare delle sue preoccupazioni dei tagli, dei ricoveri e altre volte gli voleva parlare delle vicende giudiziarie. Diceva che tutti ce l'avevano con lui". Cesarone ha aggiunto anche che invece Del Turco l'avrebbe "redarguito" dicendo al consigliere: "Non mi mandare più Angelini perché non posso fare nulla per lui".

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