PESCARA. Ha provocato due incidenti stradali a distanza di una manciata di minuti. E se dopo il primo scontro si è allontanato rapidamente, dopo il secondo è stato costretto a fermarsi, anche perché braccato dalle pattuglie che si erano già messe alla ricerca del veicolo in fuga. E per il 40enne pescarese si annuncia quanto meno la revisione della patente, oltre agli accertamenti sulla eventuale assunzione di alcol e droga, richiesti dalla polizia stradale e dalla polizia municipale, dirette rispettivamente da Pietro Primi e Danilo Palestini.

Sulla ricostruzione precisa dei fatti gli accertamenti sono ancora in corso ma le cose sarebbero andate così, nel tardo pomeriggio di ieri. Il quarantenne, che vive a Pescara, esce dallo svincolo di via Aterno dell'Asse attrezzato ed è lì, all'uscita, che con la sua Seat Leon tampona una Toyota Aygo, ferma. Alla guida c'è una donna, che vede fuggire via la Seat condotta dal quarantenne: non si è fermato né si è preoccupato minimamente dei danni procurati all'auto o dell'eventuale ferimento della conducente. Parte la segnalazione dell'incidente alla polizia stradale e vengono attivate le ricerche dell'auto in fuga, grazie al numero della targa, con il coinvolgimento anche della polizia municipale.

Dopo pochi minuti la Seat Leon ricompare a poca distanza da lì. Imboccata via Stradonetto e fatto il giro della zona, la Seat percorre via San Luigi Orione, in direzione di via Aterno, e all'incrocio tra queste due strade prende in pieno una Peugeot 308 station wagon in transito guidata da un uomo. La colpisce alla fiancata posteriore e la Peugeot si rigira su se stessa e finisce contro un palo della segnaletica e una recinzione, riportando danni consistenti: non riparte. Anche la Seat non cammina più, il conducente è costretto a fermarsi, e gli agenti lo bloccano per l'identificazione. Da accertare se ha bevuto o assunto droga e bisogna capire se gli altri conducenti siano rimasti feriti o no. Al lavoro le pattuglie della Polstrada e della sezione Infortunistica della municipale (coordinata da Giorgio Mancinelli).
Flavia Buccilli