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Pescara, rapinatore ferisce il tabaccaio e fugge in taxi: arrestato alla stazione
Armato di coltellino, porta via 8mila euro dalla rivendita di viale Regina Margherita e scappa in taxi, ma il conducente si insospettisce e chiama la polizia
PESCARA. È stato acciuffato nel giro di pochissimo, da parte della polizia, il rapinatore che ieri sera ha messo a segno un colpo in una tabaccheria di viale Regina Margherita, riuscendo a portare via circa 8000 euro dopo aver ferito il proprietario con un coltellino. Si tratta di un 31enne di Manfredonia, Matteo Di Candia, volto già noto alle forze dell’ordine, che è finito in carcere in attesa della direttissima, prevista per oggi. Il personale della polizia ferroviaria lo ha acciuffato grazie all’intuito di un tassista, dopo la rapina, per cui è subito scattato l’allarme ed è intervenuta la Polfer.
In base ad una prima ricostruzione il rapinatore si è presentato nell’attività con il coltellino tra le mani e il volto coperto. Aveva un cappello da baseball, un cappuccio e degli occhiali da sole. Pensava, probabilmente, che in questo modo si sarebbe reso irriconoscibile. Avvicinandosi alla vittima, ha chiesto di avere i soldi e nel giro di pochi attimi la tensione è salita alle stelle. È bastato un minimo movimento e il proprietario dell’attività è rimasto ferito alle mani, riportando dei tagli. Il malvivente ha preso ciò che voleva e si è allontanato a piedi facendo perdere le tracce, forse pensando di farla franca.
Pare, sempre stando a una prima ricostruzione, che il 31enne sia arrivato nella zona della stazione ferroviaria e si sia infilato in un taxi. Il conducente del mezzo avrebbe capito immediatamente che qualcosa non andava, forse per l’atteggiamento del cliente o forse perché ha notato il bottino che si portava dietro.
Senza perdere tempo si sarebbe messo in contatto con la polizia ferroviaria e avrebbe fatto intervenire gli agenti, che hanno bloccato il 31enne, portandolo negli uffici della stazione centrale. È stato ascoltato e pare abbia ammesso le proprie responsabilità.
Intanto la vittima della rapina è stata soccorsa dal personale della Croce Rosse ed è finita in ospedale, per la medicazione. Subito dopo la rapina, in viale Regina Margherita sono arrivate le pattuglie della squadra volante e il personale della Scientifica, per i rilievi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
In base ad una prima ricostruzione il rapinatore si è presentato nell’attività con il coltellino tra le mani e il volto coperto. Aveva un cappello da baseball, un cappuccio e degli occhiali da sole. Pensava, probabilmente, che in questo modo si sarebbe reso irriconoscibile. Avvicinandosi alla vittima, ha chiesto di avere i soldi e nel giro di pochi attimi la tensione è salita alle stelle. È bastato un minimo movimento e il proprietario dell’attività è rimasto ferito alle mani, riportando dei tagli. Il malvivente ha preso ciò che voleva e si è allontanato a piedi facendo perdere le tracce, forse pensando di farla franca.
Pare, sempre stando a una prima ricostruzione, che il 31enne sia arrivato nella zona della stazione ferroviaria e si sia infilato in un taxi. Il conducente del mezzo avrebbe capito immediatamente che qualcosa non andava, forse per l’atteggiamento del cliente o forse perché ha notato il bottino che si portava dietro.
Senza perdere tempo si sarebbe messo in contatto con la polizia ferroviaria e avrebbe fatto intervenire gli agenti, che hanno bloccato il 31enne, portandolo negli uffici della stazione centrale. È stato ascoltato e pare abbia ammesso le proprie responsabilità.
Intanto la vittima della rapina è stata soccorsa dal personale della Croce Rosse ed è finita in ospedale, per la medicazione. Subito dopo la rapina, in viale Regina Margherita sono arrivate le pattuglie della squadra volante e il personale della Scientifica, per i rilievi.
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