quartieri violenti
Pescara, rissa a bastonate in strada nel Bronx di Fontanelle
Le urla svegliano il quartiere, sfasciata l’auto di un residente estraneo alla lite. Cittadini esasperati da rom e spaccio di droga. Pettinari: non se ne può più
PESCARA. Sarebbe stata una lite in famiglia a scatenare il parapiglia che due notti fa ha tenuti svegli molti residenti in via Caduti per Servizio. La discussione sarebbe iniziata nella prima parte della serata in uno degli alloggi popolari. Poi, verso le 23.30, sarebbe proseguita in strada. Uno dei protagonisti sarebbe giunto sul posto in auto cominciando a discutere con i suoi familiari nell’androne, richiamando l’attenzione di molti. All’arrivo della polizia, però, si è allontanato. È stato comunque riconosciuto, trattandosi di un volto noto alle forze dell’ordine, per cui sarà denunciato insieme alla sorella e al padre. Il tutto, comunque, è ancora da valutare, perché la polizia non ha testimonianze utili a ricostruire i fatti, nonostante la presenza in strada di diverse persone.
Intervenendo per sedare gli animi gli uomini della volante, diretti da Dante Cosentino, hanno sequestrato un bastone, che potrebbe essere stato utilizzato per danneggiare un’auto parcheggiata lungo la via, di proprietà di un residente, assolutamente estraneo ai problemi familiari che hanno generato la discussione, ma che ne pagherà le conseguenze.
L’episodio fa esplodere di nuovo la polemica dei residenti di via Caduti per Servizio, che vorrebbero vivere tranquillamente, senza subire in continuazione i problemi causati da alcune famiglie, in particolare quelle che spacciano droga e alcuni rom. «Siamo stanchi di assistire a scene del genere», dice un cittadino chiedendo l’anonimato. «Quello che succede qui denota l’assoluta inciviltà di alcuni inquilini. La situazione è invivibile e mi sarei aspettato delle risposte dal sindaco Marco Alessandrini, che ha partecipato all’incontro promosso proprio per discutere dei problemi che viviamo ogni giorno». È polemico anche il consigliere regionale del M5S Domenico Pettinari, che segnala il «far west» dell’altra sera in via Caduti per Servizio, «tra mazze di legno imbracciate in strada, urla e minacce di morte». «La gente onesta è stanca e ha paura», spiega. «La sicurezza dei residenti è continuamente minata dal comportamento di alcuni pregiudicati che esercitano il controllo del quartiere imponendosi come i padroni. Serve un posto fisso di polizia, come quello istituito alcuni anni fa a seguito di una serie di attentati», prosegue Pettinari. «Non si può più andare avanti», conclude, «tra le occupazioni abusive, che ormai sono trenta, e il continuo spaccio di droga».
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