Il corteo a Pescara in difesa dell'ospedale di Penne (foto di Giampiero Lattanzio)

Pescara: sei sindaci e corteo in difesa dell'ospedale di Penne / VIDEO

Chiesta la riclassificazione del San Massimo da struttura di zona disagiata a nosocomio di base con Pronto soccorso

PESCARA. La riclassificazione dell'ospedale San Massimo di Penne da ospedale di zona disagiata a ospedale di base con Pronto soccorso. Questa la richiesta fatta questa mattina (sabato 6 aprile) dai cittadini di Penne riuniti dall'associazione "Salviamo l'ospedale" e dal sindaco di Penne Mario Semproni insieme ai colleghi di Loreto Aprutino, Farindola, Montebello di Bertona, Collecorvino (con il presidente della Provincia Antonio Zaffiri) e Villa Celiera all'assessore regionale alla Sanità Nicolettà Verì.

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"L'ospedale di Penne non va declassato": la protesta a Pescara
Il corteo al quale hanno partecipato sei sindaci dell'area vestina (video di Giampiero Lattanzio)

 

Con un corteo partito dal terminal dei bus della stazione, e che ha attraversato tutto il corso Vittorio Emanuele, i partecipanti alla manifestazione di sensibilizzazione per la tutela della salute nell'area vestina hanno raggiunto piazza Unione. L'assessore ha quindi incontrato una delegazione di manifestazione nella sala giunta, dove erano presenti anche il presidente del consiglio Nino Sospiri e i consiglieri regionali Vincenzo D'Incecco e Domenico Pettinari.

A parlare a nome dell'associazione è stato il presidente Nicola Spoltore, che ha lasciato all'assessore un documento: "Noi non abbiamo autostrade, non abbiamo strade veloci, non abbiamo neanche le strade", ha sottolineato Spoltore. "In questi ultimi 25 anni ci stanno togliendo tutto, anche l'ospedale. I posti di lavoro e i reparti sono stati tagliati con il turn over, e attraverso politiche e programmazioni fatte da incompetenti. Chiediamo il rispetto della Costituzione italiana, e che i cittadini che pagano le tasse nell'area vestina abbiano gli stessi diritti dei cittadini che vivono nei centri urbani".