Pescara, senzatetto muore vicino al mercato di Portanuova
Il polacco di 53 anni trovato dagli operatori alle spalle della struttura di via dei Bastioni, sugli scalini dell'ex casa del custode. Con lui c’era la compagna
PESCARA. Aveva 53 anni ed era originario della Polonia il senza tetto trovato morto ieri mattina all’esterno del mercato coperto di via dei Bastioni. Per lui non c’è stato niente da fare, se non constatare la morte, che sarebbe avvenuta per cause naturali.
L’uomo, a quanto sembra, si riparava alle spalle del mercato, occupando gli scalini dell’ex casa del custode, già da qualche giorno. Lo hanno notato lì da un paio di settimane, insieme ad una donna. L’altra notte, come accadeva da un paio di settimane, l’uomo deve aver raggiunto quel punto per trovare un minimo di riparo dal freddo, tra l’altro senza usare né cartoni, né coperte né altro.
Ieri mattina non si è svegliato. Se ne sono accorti gli operatori del mercato che all’alba hanno raggiunto la struttura per lavorare. È stato lanciato l’allarme ed è stato avvisato il personale della questura per cui sono intervenute le pattuglie della squadra volante, anche per escludere l’ipotesi di una morte violenta. Anche ieri, come nelle ultime settimane, il polacco non era solo ma con la sua compagna, che non si era accorta di nulla. Il polacco aveva con sé passaporto, cellulare e alcuni documenti. Dopo l’esame del medico legale il corpo è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale.
Per i commercianti della zona il polacco si era spostato nell’area del mercato dopo essere stato sgomberato dal lungofiume, dove viveva accampato. Nel corso di una delle operazioni organizzate di recente per liberare le aree occupate da disperati il 53enne si sarebbe trovato all’improvviso senza un rifugio e avrebbe scelto di non allontanarsi molto, sistemandosi nella zona dietro il mercato coperto.
Non è il primo senza tetto a morire in condizioni simili. Un altro polacco, 47enne, è stato trovato morto a dicembre del 2015 in via Valle Roveto, sul lungofiume. Aveva problemi di salute ma potrebbe aver influito il freddo. (f.bu.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
L’uomo, a quanto sembra, si riparava alle spalle del mercato, occupando gli scalini dell’ex casa del custode, già da qualche giorno. Lo hanno notato lì da un paio di settimane, insieme ad una donna. L’altra notte, come accadeva da un paio di settimane, l’uomo deve aver raggiunto quel punto per trovare un minimo di riparo dal freddo, tra l’altro senza usare né cartoni, né coperte né altro.
Ieri mattina non si è svegliato. Se ne sono accorti gli operatori del mercato che all’alba hanno raggiunto la struttura per lavorare. È stato lanciato l’allarme ed è stato avvisato il personale della questura per cui sono intervenute le pattuglie della squadra volante, anche per escludere l’ipotesi di una morte violenta. Anche ieri, come nelle ultime settimane, il polacco non era solo ma con la sua compagna, che non si era accorta di nulla. Il polacco aveva con sé passaporto, cellulare e alcuni documenti. Dopo l’esame del medico legale il corpo è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale.
Per i commercianti della zona il polacco si era spostato nell’area del mercato dopo essere stato sgomberato dal lungofiume, dove viveva accampato. Nel corso di una delle operazioni organizzate di recente per liberare le aree occupate da disperati il 53enne si sarebbe trovato all’improvviso senza un rifugio e avrebbe scelto di non allontanarsi molto, sistemandosi nella zona dietro il mercato coperto.
Non è il primo senza tetto a morire in condizioni simili. Un altro polacco, 47enne, è stato trovato morto a dicembre del 2015 in via Valle Roveto, sul lungofiume. Aveva problemi di salute ma potrebbe aver influito il freddo. (f.bu.)
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