Pescara, sequestro bis per ex direttore delle Poste
E' indagato per peculato: avrebbe preso 340mila dai clienti. I finanzieri gli portano via l'auto che lui aveva cercato di sottrarre a un primo provvedimento di sequestro per complessivi 70mila euro.
PESCARA. Ha tentato di sottrarre l'auto al sequestro da parte della guardia di finanza. L'avrebbe intestata a un parente "salvandola" dal sequestro e continuando però poi ad utilizzarla lui stesso. Ma la giustizia ha continuato ad inseguirlo, ha scoperto lo "stratagemma" e ha emesso un provvedimento specifico di sequestro dell'autovettura. Ora, un ex direttore pro tempore di un ufficio postale della provincia oltre a essere indagato per peculato _ avrebbe sottratto circa 340mila euro tra il 2015 e il 2018 dai conti correnti postali dei clienti _ è rimasto a piedi, senza quell'auto (dal valore di 10mila euro) a cui teneva tanto, al punto da mettersi doppiamente nei guai.
All'ex direttore furono sequestrati immobili e disponibilità finanziarie per circa 62mila euro. Secopndo la Finanza, tuttavia, tentò di sottrarre al sequestro quanto possibile ed in particolare, quell'auto che aveva acquistata da meno di due anni. I finanzieri scoprirono che l'auto era stata “venduta” a un familiare, per 10mila euro, proprio nella mattinata del sequestro. Restando sempre nella disponibilità dell’indagato: un trasferimento di proprietà fittizio, realizzato con l’obiettivo evitare il provvedimento di sequestro emesso dall’autorità giudiziaria. Di qui l’emissione di un decreto di sequestro preventivo dell’automobile, ritenendo che, di fatto, la vendita fosse stata strumentalmente simulata.