Pescara, sotto l’albero di Natale solo doni a buon mercato
I negozianti: hanno comprato regali da non più di 30 euro. Ma c’è chi si lamenta delle multe: «Così ci ammazzano»
PESCARA. Si è comprato, sì, ma in fretta e per piccoli importi. Nelle case dei pescaresi Babbo Natale è arrivato, ma con le tasche quasi vuote, oppure piene ma di piccoli oggetti.
A parlare sono gli scontrini battuti dai commercianti del centro, che raccontano di un Natale all’insegna del pensierino, a volte pure scontato.
All’indomani delle multe comminate dalla polizia municipale ad alcuni operatori che avevano praticato saldi prima del periodo concesso, è possibile fare un bilancio dei giorni bollenti appena trascorsi, quelli immediatamente precedenti la vigilia di Natale.
Comprare si è comprato, per i bambini soprattutto. Forte il settore dei giocattoli, soprattutto quello dei giochi intelligenti. Babbo Natale sotto l'albero non deve mancare, e non c’è crisi che tenga. Per questo settore, si è arrivati a spendere anche 50 euro, in media. Molto di più che per altri articoli. «Il regalo per i bambini non può mancare, è sui grandi che si risparmia», commenta Nino Capecchi, titolare dell’omonimo negozio di articoli per la casa, «la biancheria per Natale non va per la maggiore. Va di moda il pensierino, una spesa di massimo quindici euro, non di più se non in casi eccezionali».
L’appendiborse da tavolo, la candela decorata, lo svuota tasche, piccoli oggetti che una persona non comprerebbe per sé, e che se li ritrova magari sotto l’albero.
Filippo Basili, che tratta il comparto dell’abbigliamento con riferimento particolare a quello da cerimonia, dice che la cosa che si compra di più sono gli accessori: «Trenta euro al massimo per i regali, molto movimento dal 20 dicembre in poi, complice anche il tempo. Per il resto è un momento critico, si sa».
Bruno Rossi è presidente dell’associazione di commercianti di via Muzii e limitrofe, una zona con commercio più dedito ai servizi e meno all’oggettistica: «Non potrei dare conto dell’andamento dei regali, ma solo di quello delle feste», dice, «non siamo molto lontani dal centro e forse qui ci vorrebbero più eventi e più passeggio. Dal Comune ci hanno detto che tutto questo arriverà, e che saranno realizzati eventi appositamente per questa zona».
Un discorso a parte merita la questione saldi anticipati, che ha visto tristi protagonisti una decina di negozianti del centro, controllati e sanzionati dalla polizia municipale, su segnalazione di altri operatori, per aver fatto sconti prima dell’inizio ufficiale dei saldi invernali, il 5 gennaio.
Daniela Caserta, titolare della boutique Autore, dice di essere stata destinataria di un esposto da parte di qualche collega commerciante: «Un esposto proprio a me, che sono una persona che ha sempre combattuto battaglie per tutti, per portare gente, movimento, vendite», si rammarica, «se lo hanno fatto con me, allora devono farlo con tutti. Ognuno si sta arrangiando come può perchè quest'anno è stato troppo triste. Qualcuno mette il cartello promozionale sulla vetrina, qualche altro invia sms ai clienti sul telefonino, altri ancora fanno lo sconto in cassa. È l'unico modo non per guadagnare, ma almeno per sopravvivere venendo incontro alle esigenze di chi non puó spendere. La legge non consentirà sconti prima dei saldi, ma questo atteggiamento fa in modo che proprio quegli enti che dovrebbero tutelarci finiscono per ammazzarci. In questo modo vengono messe in crisi non solo le saracinesche, ma gli stessi posti di lavoro dei collaboratori che lavorano nei punti vendita».
Paola M. S. Toro
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