Pescara, Terna rassicura i cittadini: "Zero rischi per la salute"

Venerdì un incontro pubblico davanti al teatro D’Annunzio per sciogliere i dubbi sull’opera

PESCARA. «Il cavidotto Villanova Gissi non metterà a rischio la salute dei cittadini». Terna, la società dello Stato che sta realizzando l’interconnessione tra l’Italia e il Montenegro per portare più energia a costi più bassi in Abruzzo, è uscita ancora una volta allo scoperto per rassicurare quella parte della popolazione preoccupata per l’impatto che potrà avere sulla salute e sull’ambiente un’opera di questa portata. Per cercare di fare finalmente chiarezza e sciogliere ogni dubbio e perplessità su un progetto mastodontico, dal costo di un miliardo di euro, la società ha organizzato per venerdì prossimo un incontro pubblico al teatro D’Annunzio. «Sarà l’occasione per informare la popolazione», ha osservato il vice sindaco Enzo Del Vecchio.

Un «open day», così viene chiamato, che si svolgerà dalle 10 del mattino sino alle 19 per informare i cittadini dubbiosi e quei comitati sorti spontaneamente in alcune zone per protestare contro quest’opera considerata da loro «pericolosa» per la salute e l’ambiente. L’incontro dovrebbe servire per fare chiarezza, ma è probabile che i comitati sfruttino questa occasione per organizzare contestazioni. Ieri, in proposito, è circolata la voce di un sit-in di protesta che si dovrebbe tenere alle 18 di venerdì, davanti al teatro D’Annunzio.

Contestazioni che Terna sembra aver messo in conto, ma l’obiettivo da raggiungere, cioè aprire un dialogo diretto con la popolazione per fornire un contributo di conoscenza e sciogliere tutti i dubbi, sembra essere più importante. È quanto ha fatto capire ieri Adel Motawi, il dirigente responsabile delle autorizzazioni e concertazioni di Terna rete Italia, durante una conferenza stampa per presentare l’iniziativa di venerdì prossimo. Conferenza, cui hanno preso parte alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle che hanno colto l’occasione per fare una serie di domande al dirigente. Innanzitutto, sulla necessità di realizzare questa opera in Abruzzo. «Italia-Montenegro e Villanova-Gissi», ha spiegato Terna, «sono opere nate con finalità e benefici diversi. L’interconnessione in corrente continua Italia-Montenegro serve a fornire energia a minor costo e a garantire maggior sicurezza del sistema elettrico nazionale ed europeo. L’elettrodotto in corrente alternata Villanova-Gissi, invece, è stato autorizzato per rafforzare la connessione alla rete della centrale termoelettrica di Gissi, che potrà così contribuire alla riduzione del deficit elettrico della regione». «L’intervento», ha precisato Motawi, «contribuisce a soddisfare il fabbisogno elettrico dell’Abruzzo, che evidenzia un deficit del 33 per cento». «Oggi», ha aggiunto, «l’Abruzzo è costretto a rivolgersi ad altre regioni per garantirsi l’energia elettrica sufficiente al fabbisogno».In proposito, la consigliera dei 5 Stelle Erika Alessandrini ha ricordato le proteste dei cittadini di San Giovanni Teatino e Cepagatti, soprattutto per il timore che questa opera possa portare danni alla salute umana e all’ambiente. Ma il dirigente di Terna ha garantito sulla sicurezza dell’elettrodotto. «Non ci sono assolutamente rischi per la salute», ha detto, «il collegamento Italia-Montenegro sarà in corrente continua che produce un campo elettrico statico praticamente pari a quello generato dalla terra». Nessun rischio, a suo dire, nemmeno per l’ambiente e la balneazione, nel punto di Fosso Vallelunga dove sono partiti i lavori. «Il cavo sottomarino sarà posizionato a circa 3 metri di profondità», ha rivelato il dirigente, «il cavo terrestre sarà interamente interrato, non sarà tagliato nessun albero e né danneggiato l’ambiente».

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