Pescara, trova le sorelle scomparse da venerdì a Fermo
Protagonista un ragazzo dell'Aquila che telefona subito al programma tv "Chi l'ha visto?". Le due 17enni rientrate a casa Fidenza: hanno dormito in spiaggia, aiutate da tanti, in tre giorni hanno speso solo 7,50 euro
PESCARA. Trovate a Pescara le due sorelle di Parma scomparse da venerdì da un campeggio di Fermo, nelle Marche. Le ha segnalate a "Chi l'ha visto" un ragazzo dell'Aquila che le aveva incontrate sabato sulla spiaggia di Pescara. Gaia Fiorentini e Gaia Maria Perasso, diciassettenni di Fidenza, scomparse dal camping di Marina di Altidona (Fermo) venerdì pomeriggio sono state ritrovate grazie a lui. Le due, le cui famiglie si conoscono da tempo, si erano allontanate dopo un litigio con i genitori. La Prefettura di Fermo ha attivato il protocollo nazionale per cercare le ragazze mentre i genitori hanno aperto un profilo Facebook per raccogliere notizie e segnalazioni. "Non avere paura, la mamma ti aspetta", ha scritto su Facebook la madre di una delle due ragazze, che ha rivolto un appello a chiunque dovesse avere informazioni: "Vi prego - si legge in un post - aiutateci a ritrovarle". Il giovane, su suggerimento della trasmissione, si è messo in contatto con i carabinieri e poi con la polizia, che - dopo averle identificate - ha organizzato il ritorno delle due adolescenti a Fermo.
IL RACCONTO. Le due ragazze hanno raccontato di aver speso solo 7,50 euro in tre giorni e mezzo di "fuga". Secondo l'avvocato Cristina Perozzi, della Croce Rossa, che ha assistito le famigli, forse volevano un momento di libertà di vivere insieme, da amiche del cuore, tanto che durante la "fuga" hanno cambiato il colore dei capelli, schiarendoli. Si sono spostate in treno dirette a sud: prima a San Benedetto del Tronto, poi Giulianova, infine Pescara. Hanno dormito in spiaggia e, con pochi euro in tasca, «sono state aiutate da tante persone, gente che vive per strada», venditori ambulanti stranieri, nomadi. «Hanno trovato molta solidarietà - racconta l'avvocato - e per loro è stata un'esperienza di crescita». Per i genitori invece sono stati tre giorni mezzo di angoscia, tanto che - anche se le ragazze avevano portato con loro uno zainetto con degli abiti e, forse, lasciato un messaggio -, si sono rivolti alla Prefettura, facendo scattare la procedura per la ricerca di minorenni scomparsi.