Pescato uno squalo di sette metri fra Pescara e Ortona
PESCARA. Un grosso squalo lungo circa 7 metri è stato catturato da un peschereccio, 30-40 miglia a largo della costa abruzzese, tra Pescara e Ortona. L'esemplare, fatto a pezzi, è stato messo in...
PESCARA. Un grosso squalo lungo circa 7 metri è stato catturato da un peschereccio, 30-40 miglia a largo della costa abruzzese, tra Pescara e Ortona. L'esemplare, fatto a pezzi, è stato messo in vendita, probabilmente sul mercato di Roma. Gli uomini della Capitaneria di porto di Pescara sono al lavoro per capire se si possa trattare di una specie protetta o meno. Non è chiaro, infatti, se si tratti, come riferito dall'equipaggio del peschereccio «Ennio Padre» di Pescara, di un cosiddetto squalo manzo, specie piuttosto comune, o di uno squalo elefante, specie protetta, e proprio su questo sono al lavoro gli uomini della Capitaneria, anche dopo le sollecitazioni degli ambientalisti. «Lo squalo manzo viene pescato in media due o tre volte all' anno», ha spiegato Antonio Terrone, caposezione Pesca della Capitaneria di porto di Pescara, «ma è difficile che arrivi a quelle dimensioni. Potrebbe invece trattarsi di uno squalo elefante, specie protetta in quanto molto più rara. Siamo al lavoro per capire il tipo di specie, ma ragioniamo esclusivamente su una fotografia».
Lo squalo manzo vive nell'Oceano Atlantico occidentale; abita le acque dalla North Carolina negli Usa fino alla parte settentrionale del Golfo del Messico, Cuba compresa, e più a Sud la zona tra il Venezuela e l'Argentina. In quello orientale, lo si è rinvenuto dal Marocco alla Namibia, e anche nel Mediterraneo. Vive anche nell'Oceano Indiano a ovest dell'India, a sud del Mozambico, e in Sudafrica. Vive sul fondale e nella zona pelagica. Sono state catturate specie dalla superficie ai 1000 metri di profondità, ma in genere abitano tra i 150 ed i 450 metri.
La specie è molto attiva e può essere aggressiva e mordere quando è pescata, ma in generale è considerata troppo piccola per essere pericolosa per l'uomo. Gli squali manzo sono pescati in numeri non molto grandi in modo accidentale durante la pesca commerciale in acque profonde, dai pescherecci a lunga tratta e durante la pesca a strascico. Sono utilizzati per la produzione di farina di pesce e olio ricavato dal fegato. La carne è di buona qualità, ma mediamente velenosa. Si crede che questa specie a lenta riproduzione sia in rapido declino in zone interessate dalla pesca di profondità, e essa è classificata come «Near threatened» (cioè prossima alla minaccia) dalla World Conservation Union.