messa in sicurezza autostrade
Pezzopane: 564 milioni per i lavori su A24 e A25
L’AQUILA. Sarà discusso oggi in commissione Bilancio del Senato l’emendamento della senatrice aquilana Stefania Pezzopane alla legge di conversione del decreto Mezzogiorno. L’emendamento prevede “al...
L’AQUILA. Sarà discusso oggi in commissione Bilancio del Senato l’emendamento della senatrice aquilana Stefania Pezzopane alla legge di conversione del decreto Mezzogiorno. L’emendamento prevede “al fine di consentire l’immediata esecuzione degli interventi di ripristino e messa in sicurezza dei viadotti sulla tratta autostradale A24 e A25” di dare la possibilità al concessionario di “utilizzare il canone della concessione per l’importo complessivo di 564 milioni, residuo alla data del 31 dicembre 2014».
«Nell’ambito della discussione al Senato», dice la senatrice Pezzopane, «il governo ha già previsto un emendamento da 250 milioni su questa misura. Le cose si stanno mettendo dunque su una strada positiva. Appena visto l’emendamento, in raccordo con il presidente Luciano D’Alfonso e in contatto con il governatore del Lazio, ho pensato che fosse opportuno provare ad andare oltre con un emendamento più favorevole all’Abruzzo». Secondo Pezzopane occorre infatti cambiare impostazione: «La necessità di procedere ai lavori deriva da episodi sismici ripetuti nel tempo. Caricare tutto su Strada dei parchi significa andare incontro a un possibile aumento delle tariffe e a un danno rilevante per gli utenti».
Lo stesso concetto viene ribadito da una nota di Strada dei parchi a commento della decisione della giunta regionale di impugnare davanti alla Corte costituzionale la manovrina di aprile che destinava il primo stanziamento di 111 milioni all’Anas. «La messa in sicurezza urgente delle autostrade A24 e A25 e il piano antiscalinamento», dice la società del gruppo Toto, «sono interventi urgenti e decisivi per continuare a garantire la sicurezza dell'autostrada che ha superato tre terremoti, in pochi anni: questo tipo di intervento rischia però di ricadere sulle spalle degli automobilisti sotto forma di aumento tariffario». «Le convenzioni autostradali» spiega Strada dei Parchi «prevedono infatti che tutti gli investimenti in manutenzione si debbano finanziare con le tariffe. Vale per Strada dei Parchi come per tutte le altre concessionarie del Paese. Vista l'eccezionalità della situazione di A24 e A25, il Governo aveva però predisposto un emendamento alla legge di stabilità, che puntava ad evitare la beffa che gli interventi di messa in sicurezza sismica li pagassero gli automobilisti delle aree colpite dal terremoto. Così il Governo aveva pensato di destinare parte delle annualità dei canoni di A24 e A25 (per 57 milioni l'anno) proprio ai lavori d'emergenza sismica». «Ma con blitz parlamentare» sottolinea la società quel provvedimento è stato stravolto. Attribuendo ad Anas i canoni di concessione». (a.d.f.)
«Nell’ambito della discussione al Senato», dice la senatrice Pezzopane, «il governo ha già previsto un emendamento da 250 milioni su questa misura. Le cose si stanno mettendo dunque su una strada positiva. Appena visto l’emendamento, in raccordo con il presidente Luciano D’Alfonso e in contatto con il governatore del Lazio, ho pensato che fosse opportuno provare ad andare oltre con un emendamento più favorevole all’Abruzzo». Secondo Pezzopane occorre infatti cambiare impostazione: «La necessità di procedere ai lavori deriva da episodi sismici ripetuti nel tempo. Caricare tutto su Strada dei parchi significa andare incontro a un possibile aumento delle tariffe e a un danno rilevante per gli utenti».
Lo stesso concetto viene ribadito da una nota di Strada dei parchi a commento della decisione della giunta regionale di impugnare davanti alla Corte costituzionale la manovrina di aprile che destinava il primo stanziamento di 111 milioni all’Anas. «La messa in sicurezza urgente delle autostrade A24 e A25 e il piano antiscalinamento», dice la società del gruppo Toto, «sono interventi urgenti e decisivi per continuare a garantire la sicurezza dell'autostrada che ha superato tre terremoti, in pochi anni: questo tipo di intervento rischia però di ricadere sulle spalle degli automobilisti sotto forma di aumento tariffario». «Le convenzioni autostradali» spiega Strada dei Parchi «prevedono infatti che tutti gli investimenti in manutenzione si debbano finanziare con le tariffe. Vale per Strada dei Parchi come per tutte le altre concessionarie del Paese. Vista l'eccezionalità della situazione di A24 e A25, il Governo aveva però predisposto un emendamento alla legge di stabilità, che puntava ad evitare la beffa che gli interventi di messa in sicurezza sismica li pagassero gli automobilisti delle aree colpite dal terremoto. Così il Governo aveva pensato di destinare parte delle annualità dei canoni di A24 e A25 (per 57 milioni l'anno) proprio ai lavori d'emergenza sismica». «Ma con blitz parlamentare» sottolinea la società quel provvedimento è stato stravolto. Attribuendo ad Anas i canoni di concessione». (a.d.f.)