Pezzopane: «La fretta è un errore, lasciamo fare alla natura Fondi alla prevenzione»
L’AQUILA. Contraria al rimboschimento subito, in deroga alla normativa vigente. La senatrice Pd, Stefania Pezzopane, invita a riflettere sulla volontà della Regione di ripiantare in tempi rapidi i...
L’AQUILA. Contraria al rimboschimento subito, in deroga alla normativa vigente. La senatrice Pd, Stefania Pezzopane, invita a riflettere sulla volontà della Regione di ripiantare in tempi rapidi i boschi bruciati dalle fiamme.
Senatrice, perché sarebbe un errore intervenire subito?
«Il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, ha agito con molta determinazione dopo gli incendi boschivi che hanno devastato l'Abruzzo. Tuttavia, credo che non convenga agire in deroga alla normativa vigente».
Cosa prevede la normativa?
«In caso di incendi, non è consentito ripiantumare prima di cinque anni. Alla base di questa scelta vi è una matrice scientifica, ma anche la volontà di scoraggiare i criminali che bruciano per fare soldi con il successivo rimboschimento. Non dobbiamo permetterlo».
E dal punto di vista scientifico?
«I boschi abruzzesi hanno una capacità specifica: quella di autorimboschirsi attraverso la rovella, una pianta che si autoriproduce in maniera rapida e aiuta il processo di rinascita dei boschi».
Dove dirottare le risorse che arriveranno?
«I boschi vanno protetti dagli appetiti criminali. Quello di cui abbiamo bisogno è la prevenzione degli incendi attraverso la pulizia del sottobosco, la vigilanza, la definizione di linee tagliafuoco ragionate preventivamente. Possiamo pensare, ad esempio, all'utilizzo di vecchie ferrovie dismesse».
Il suo è anche un richiamo al senso civico.
«Gli abruzzesi hanno dimostrato un amore sconfinato per i propri boschi intervenendo con un’azione volontaria di massa, in piena emergenza. Si può pensare a mettere in piedi un bel progetto con le associazioni ambientaliste per difendere un patrimonio di inestimabile valore».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Senatrice, perché sarebbe un errore intervenire subito?
«Il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, ha agito con molta determinazione dopo gli incendi boschivi che hanno devastato l'Abruzzo. Tuttavia, credo che non convenga agire in deroga alla normativa vigente».
Cosa prevede la normativa?
«In caso di incendi, non è consentito ripiantumare prima di cinque anni. Alla base di questa scelta vi è una matrice scientifica, ma anche la volontà di scoraggiare i criminali che bruciano per fare soldi con il successivo rimboschimento. Non dobbiamo permetterlo».
E dal punto di vista scientifico?
«I boschi abruzzesi hanno una capacità specifica: quella di autorimboschirsi attraverso la rovella, una pianta che si autoriproduce in maniera rapida e aiuta il processo di rinascita dei boschi».
Dove dirottare le risorse che arriveranno?
«I boschi vanno protetti dagli appetiti criminali. Quello di cui abbiamo bisogno è la prevenzione degli incendi attraverso la pulizia del sottobosco, la vigilanza, la definizione di linee tagliafuoco ragionate preventivamente. Possiamo pensare, ad esempio, all'utilizzo di vecchie ferrovie dismesse».
Il suo è anche un richiamo al senso civico.
«Gli abruzzesi hanno dimostrato un amore sconfinato per i propri boschi intervenendo con un’azione volontaria di massa, in piena emergenza. Si può pensare a mettere in piedi un bel progetto con le associazioni ambientaliste per difendere un patrimonio di inestimabile valore».
©RIPRODUZIONE RISERVATA