Più controlli a Pescara vecchia
Riunione tra sindaco e prefetto: allo studio nuove misure per la sicurezza di Porta Nuova
PESCARA. Comune e prefettura preparano un nuovo piano per aumentare la sicurezza al centro storico. Ieri mattina, il sindaco Mascia e il prefetto D’Antuono si sono incontrati per affrontare la questione dell’ordine pubblico nel cuore della movida pescarese. «Non vogliamo militarizzare Pescara vecchia», ha detto, «ma renderla ancora più sicura».
I recenti fatti di cronaca, probabilmente, hanno convinto il sindaco ad intervenire con misure più incisive. Allo studio ci sarebbero maggiori controlli nei locali, per quanto riguarda la regolarità delle licenze, la somministrazione di alcol ai clienti e gli orari di chiusura. «Se vogliamo garantire la sicurezza», ha affermato Mascia, «dobbiamo far rispettare le regole». L’idea è quella di istituire una presenza fissa della guardia di finanza per il controllo di bar, disco-pub, ristoranti e circoli privati. La polizia municipale, già presente al centro storico con una postazione fissa, dovrebbe affiancare squadre delle Fiamme gialle nel lavoro di vigilanza, soprattutto notturna, quando il centro storico si riempie di giovani. Sono stati i titolari dei locali, del resto, a richiedere nuove misure per la sicurezza. Nei mesi scorsi, gli operatori avevano stilato un documento per sollecitare un intervento dell’amministrazione comunale. A cominciare dai sistemi di videosorveglianza. «Vanno posizionati nell’intero centro storico», avevano scritto gli esercenti, «attualmente, dopo anni di battaglie e attese, sembra che siano state posizionate appena 4 o 5 telecamere, riciclate dallo stadio Adriatico. Impianti che, però, non sappiamo se siano o meno accesi, funzionanti. Noi, invece, ipotizziamo l’installazione di almeno 40 telecamere nei punti strategici del quartiere, come deterrente contro la microcriminalità». E poi ancora: «Sicurezza significa anche presenza fisica delle forze dell’ordine, specie nelle ore serali, quando il centro storico deve tornare ad essere luogo di ritrovo». Gli operatori proponevano oltre all’istituzione di un posto fisso della polizia municipale, già operativo, anche una postazione fissa della Croce rossa con almeno due volontari.
©RIPRODUZIONE RISERVATA