Pianella, incendiate 70 rotoballe di fieno
Rogo doloso danneggia l’azienda agricola Stefanucci, dodici ore per spegnere le fiamme
PIANELLA. Oltre dodici ore di lavoro per spegnere un incendio divampato giovedì notte nelle campagne di Pianella in contrada Nora dove sono andate a fuoco settanta rotoballe di fieno. Le squadre dei Vigili del fuoco di Pescara che si sono alternate sul posto per riuscire a spegnere le fiamme, coordinate dai caposquadra Orlando Giammartino e Sergio Scarpitti, hanno domato il rogo che si è sviluppato in un appezzamento di terreno dell’azienda agricola di Mario Stefanucci e di sua moglie Lucia Perinetti, circoscrivendo la zona interessata ed evitando che le fiamme per la calura e il vento potessero propagarsi anche nei campi vicini pieni di sterpaglie e alberi.
Le operazioni sono andate avanti ininterrottamente fino al primo pomeriggio di ieri. Dalla ricostruzione fatta dai carabinieri della stazione di Cepagatti, i primi a intervenire sul luogo, e dei pompieri, l’origine dell’incendio è quasi certamente di natura dolosa. Sembrerebbe, stando a quanto ha raccontato l’imprenditore agricolo ai militari, che ignoti abbiano appiccato il fuoco a una grande balla di foraggio compresso in due diversi punti, per avere la certezza che quest’ultima si incendiasse e contagiasse anche le altre rotoballe ammassate nelle immediate vicinanze.
Il proprietario del terreno, che si trova in una contrada molto periferica rispetto al centro abitato di Pianella, accortosi subito di quanto stava accadendo dopo aver visto le prime fiamme, ha allertato sia i carabinieri sia i vigili del fuoco.
L’arrivo tempestivo delle autobotti ha limitato i danni che ammontano a circa tremila euro e scongiurato il peggio.
«Si tratta del gesto di qualche esaltato», ha commentato il caposquadra Scarpitti, «questi episodi purtroppo accadono di frequente in estate».
Preoccupati invece i titolari dell’azienda agricola, per i quali il danno materiale ha conseguenze già nell’immediato poiché il foraggio deve essere subito riacquistato per assicurare il mantenimento dei sessanta capi di bestiame della fattoria.
«Oltre al fatto che sono andati in fumo mesi di duro lavoro nei campi», dice rassegnato Mario Stefanucci, «ora dovremo affrontare anche una spesa imprevista per comprare una fornitura di cibo per gli animali pari a quella andata persa, e in un momento di forte crisi economica come quello che stiamo attraversando non è facile». Nei giorni precedenti un altro rogo di gradi dimensioni aveva danneggiato proprio nella stessa zona un uliveto.(c.f.)
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