Piano regolatore portuale, 20 osservazioni
Armatori e associazioni ambientaliste depositano le loro istanze, ora il tavolo di confronto
PESCARA. Sono una ventina le osservazioni complessivamente giunte sul nuovo piano regolatore portuale: circa 7 sono state indirizzate direttamente al Comune di Pescara, le altre sono state inviate alla Regione Abruzzo e alla Direzione Marittima. La maggior parte delle istanze, sono state depositate da armatori e associazioni ambientaliste.
«A questo punto», spiega l’assessore al Mare Vincenzo Serraiocco, «apriremo subito la fase dell’esame ma non ci limiteremo alla loro lettura. Convocheremo un tavolo che dovrà vedere la presenza di tutte le parti coinvolte per verificare la fondatezza delle osservazioni sollevate e favorire il confronto con quello staff di tecnici che, attraverso studi e prove in vasca, ha materialmente realizzato il Piano. Dal confronto dovrà venire fuori la soluzione migliore possibile e realizzabile nell'interesse della città e lavoreremo anche in agosto, senza ferie, per accelerare al massimo le procedure che dovranno condurci a dotare la città di quello strumento fondamentale per apportare allo scalo portuale le modifiche strutturali necessarie e gli ampliamenti adeguati per restituire serenità alla città.
La proposta di Piano Regolatore Portuale - porto canale di Pescara e la proposta di rapporto Ambientale e relativa Sintesi non Tecnica - Vas sono stati pubblicati sul Bura lo scorso 2 maggio. Il 2 luglio sono scaduti i sessanta giorni per poter presentare eventuali osservazioni.
«Va chiarito», prosegue Serraiocco, «che nessuno vuole approvare un Piano regolatore portuale contro la città o contro gli armatori, primi fruitori, con gli operatori commerciali di quella struttura. L'amministrazione comunale vuole dotare la città di Pescara di uno strumento urbanistico condiviso, partecipato e soprattutto voluto dal territorio, per non ripetere gli errori del passato, ma, al tempo stesso, è chiaro che il porto vada modificato e che occorrano soluzioni strutturali per restituirgli vita e impedirne la chiusura definitiva. Lavoreremo per l’intero mese di agosto, senza sosta né ferie, per esaminare le osservazioni al tavolo allargato, portando avanti un lavoro che dovrà essere concreto e veloce».
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