Piazza Italia, Mascia la vuole pedonale

Via al progetto del Comune con una rivoluzione dei sensi di marcia. Il Pd: la viabilità di Pescara diventa un rompicapo

PESCARA. Nel pieno delle polemiche sulla pedonalizzazione di corso Vittorio, l’amministrazione comunale si prepara a realizzare un altro progetto di isola pedonale in pieno centro. Stiamo parlando questa volta di piazza Italia, il cuore pulsante della città, dove ci sono gli uffici della pubblica amministrazione di Comune, Provincia e prefettura. L’intervento è stato già approvato dalla giunta per un costo complessivo di 800mila euro.

Il sindaco Mascia si è messo in testa di pedonalizzare una parte della piazza rivoluzionando i sensi di marcia delle strade intorno. «A Pescara», ha affermato, «è manca una piazza delle istituzioni, che da sempre caratterizza le altre città europee». Ma il progetto, ancora prima di essere presentato ufficialmente, ha già suscitato polemiche. Secondo il Pd piazza Italia diventerà un «dormitorio pubblico» e la viabilità di Pescara sempre più «un rompicapo». L’intervento, tra l’altro, dovrebbe partire subito, perché l’amministrazione ha già acceso un mutuo per fare i lavori. «Le rampe dell’Asse attrezzato resteranno aperte», ha assicurato Albore Mascia, smentendo così l’opposizione, pronta a muovere altre critiche sulla rampa chiusa dal precedente sindaco e riaperta dall’attuale all’inizio del suo mandato.

Secondo il progetto i veicoli, una volta usciti dall’Asse attrezzato, potranno svoltare a destra, proseguendo la marcia in via Avezzano, via Bologna, via del Concilio, oppure dirigersi verso il mare in direzione di via Paolucci. O ancora, svoltare a sinistra risalendo sulla rampa dell’Asse attrezzato, o girare intorno al Comune per dirigersi in direzione monti-mare. Per raggiungere, invece, piazza Duca D’Aosta le auto saranno costrette a fare una gimkana, percorrendo via Avezzano, via Bologna, via del Concilio, un tratto di via Firenze e via Venezia. Fortemente polemici i consiglieri del Pd Enzo Del Vecchio, Camillo D’Angelo e Florio Corneli. «Il progetto definitivo approvato dalla giunta», hanno detto in una nota, «non lascia dubbi sulla superficiale approssimazione e confusione di idee che l’amministrazione Mascia ha riservato al tema della mobilità». «Il sindaco ha dichiarato in questi giorni di essersi tolto un peso dallo stomaco riaprendo la rampa dell’Asse attrezzato», hanno aggiunto, «ma non ha valutato il peso che pone sui cittadini chiamati, adesso, a districarsi dal traffico impazzito proprio di quella rampa».

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