Piazza Salotto, Mascia chiama Paladino per la nuova fontana

I cittadini scelgono l’opera che sostituirà il calice Il sindaco: non spenderò più di 200 mila euro

PESCARA. «La città si è pronunciata: vuole la realizzazione di una fontana artistico-monumentale in sostituzione del calice di Toyo Ito». Sono stati 6.311, ovvero il 5 per cento della popolazione, i cittadini che hanno partecipato al referendum indetto un mese fa «Idee in Corso» per sondare l’opinione degli utenti sulla futura riorganizzazione della piazza all'indomani della rimozione dell’opera dell’architetto giapponese. In 4.186 sono stati i cittadini che hanno votato esprimendo la propria preferenza per la fontana, al secondo posto, con 933 preferenze, la proposta di realizzare un semplice arredo urbano, dunque verde, panchine, aiuole e alberi. «La nostra amministrazione», ha detto il sindaco Luigi Albore Mascia, «riparte dall’esito di questo sondaggio e non nascondo», ha proseguito Mascia, «di aver già aperto un’interlocuzione con Mimmo Paladino il quale ha espresso la propria disponibilità a firmare un intervento in piazza Salotto con una fontana che sarebbe anche un monumento e penso ancora ai Cavalli che si trovano anche al Vittoriale degli Italiani. Ma per ora il nostro dialogo non si è spinto oltre», ha detto ancora il sindaco, «fermo restando che per questa opera comunque non ritengo opportuno spendere più di 150mila-200mila euro, non intendo spendere altri soldi per una piazza che comunque ha già subito un intervento costato alla collettività milioni di euro, oltre al prezzo del calice di 1milione 200mila euro. Un ulteriore sperpero di denaro pubblico sarebbe solo un esempio di cattiva amministrazione», ha concluso il sindaco di Pescara.

Al posto del calice di Toyo Ito, attualmente, c’è un’aiuola che era nata comunque come una scelta di transizione. Da quel momento il Comune ha deciso di lanciare un referendum chiamato «Idee in Corso» per decidere con la città cosa realizzare in maniera definitiva in quello spazio lasciato vacante dal calice.

Il tagliando del referendum pubblicato dal Centro recava quattro opzioni: una fontana monumentale artistica, dunque un’opera d’arte, l’installazione di un’opera d’arte realizzata da un archistar, dunque un’opera monumentale senz’acqua, ma con una firma importante; la terza opzione invece era quella di dare spazio alla fantasia di un giovane artista, dandogli l’occasione di installare una propria opera nel cuore della città; infine la quarta opzione era quella di riportare nella piazza e, in particolare, nell'area dell'aiuola, solo arredo urbano, ossia panchine, aiuole, e altri elementi di contorno. Il voto è stato anonimo e ai cittadini è stato chiesto solo di indicarci, nella propria scheda, se erano o meno residenti a Pescara.

I seggi sono stati aperti per un mese nel palazzo comunale, al primo piano, all’interno dell'ufficio relazioni con il pubblico, all’Infopoint di piazza Salotto, all'edicola di via Venezia e altre urne sono state messe negli istituti superiori. Il voto si è chiuso alle 12 di venerdì scorso e ieri sono arrivati i risultati dello spoglio. Complessivamente hanno votato 6.311 persone, dunque il 5 per cento della popolazione, e già la percentuale è stata nettamente superiore a quella normalmente utilizzata per i sondaggi». (cr. pe.)

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