Pignoramento all’Aca, ricorso respinto
PESCARA. Il tribunale di Pescara ha rigettato il ricorso presentato dall’Aca contro l’atto pignoramento emesso dal Comune per una somma complessiva di 6 milioni e mezzo di euro. Ora la pratica passa...
PESCARA. Il tribunale di Pescara ha rigettato il ricorso presentato dall’Aca contro l’atto pignoramento emesso dal Comune per una somma complessiva di 6 milioni e mezzo di euro. Ora la pratica passa al giudice onorario togato e se entro una settimana non interverranno soluzioni transattive, il Comune si vedrà consegnare dalla Caripe i primi 900mila euro. Lo ha rivelato il sindaco Luigi Albore Mascia.
È l’ennesima puntata di uno scontro tra l’azienda acquedottistica e l’ente che va avanti da anni. La vertenza parte dalla richiesta del Comune del rimborso delle rate di mutui accesi dall’ente dal 2005 al 2008 per opere sulla rete idrica. Mutui che avrebbe dovuto caricarsi la stessa Aca, che in quegli anni aveva già assunto la gestione delle reti idriche del capoluogo adriatico. La somma, inizialmente pari a 4,3 milioni di euro, era stata inserita in un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo. Ma l’Aca non ha pagato e l’amministrazione comunale ha deciso di rivolgersi al tribunale. È stato messo in esecuzione il decreto ingiuntivo con il pignoramento presso terzi, in questo caso notificato nell’ente tesoriere dell’Aca, cioè la Caripe.
Il pignoramento, nel frattempo, è salito a 6 milioni e mezzo di euro circa. Un incremento determinato dagli interessi e dalla mora saliti a causa del tempo trascorso. L'esecutività del pignoramento è scattata già dallo scorso aprile e i vertici dell'Aca si sono attivati per tentare un accordo, chiedendo al Comune, da un lato, di soprassedere rispetto all'esecutività del pignoramento, e, dall'altro, di formulare una proposta transattiva.
A oggi, tutte le proposte avanzate dall'Aca sono state respinte dal Comune. «È invece rimasta ancora in sospeso», ha rivelato Mascia, «l'ultima istanza firmata dal presidente dell'Aca Ezio Di Cristoforo, giunta poco prima di Pasqua, il quale ha dichiarato la disponibilità dell'azienda a versare come primo acconto la somma di 500mila euro per poi pagare la somma mensile di 150mila euro per il restante debito». «Dopo vari rinvii e riunioni», ha aggiunto il sindaco, «nei giorni scorsi la Caripe ha ufficializzato la disponibilità in cassa della somma di 900mila euro. Stamattina, all'udienza di merito il legale rappresentante dell'Aca ha tentato anche la carta dell'opposizione all'esecuzione delle somme».
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