Pineta, residenti ostaggio delle lucciole
Prostitute in strada già dal pomeriggio e sporcizia lasciata per terra. Residenti e commercianti: siamo abbandonati
PESCARA. È la zona più verde di Pescara, quella dove è più bello passeggiare, vicino al mare e alla riserva dannunziana. Finché cala il sole, però. Perché dopo il tramonto, la zona della Pineta diventa quasi impraticabile. Colpa della prostituzione, soprattutto. Ma non solo. Perché anche l’arredo urbano secondo gli abitanti lascia a desiderare. E i commercianti si sentono esclusi: «siamo a sud ma non siamo periferia», dicono.
I residenti del quartiere raccontano che per vedere donne in strada, semi vestite e che aspettano clienti, non è necessario aspettare l'ora tarda della notte. D'inverno anche il pomeriggio inoltrato è sufficiente per notare quello che molti, tra commercianti e cittadini, giudicano indecente.
Teatro di meretricio non è soltanto via della Bonifica, come fino a qualche anno fa. C'è chi racconta di aver visto prostitute anche in viali decisamente meno isolati come via Luisa d'Annunzio, o le strade adiacenti. Al mattino, poi, rimane solo la sporcizia a terra, resti di quello che accade di notte.
La zona della Pineta ha sempre avuto a che fare con questo fenomeno. Nonostante il Comune abbia tentato di contrastare il fenomeno della prostituzione attraverso un'apposita ordinanza, ancora in vigore, che non punisce soltanto le lucciole, anzi. L'ordinanza anti prostituzione del sindaco Luigi Albore Mascia prevede multe per clienti e prostitute. In zone ritenute critiche come riviera nord e sud, via della Bonifica, via Michelangelo, via Ferrari o via Nazionale Adriatica nord, è vietato ogni giorno dalle 22 e sino alle 7 del mattino successivo, rallentare, marciare in auto a passo d’uomo o fermarsi a bordo del proprio veicolo dinanzi a una prostituta lungo la strada. Occorre inoltre andare vestiti in maniera decorosa, e chi viene sorpreso a violare il provvedimento può essere sanzionato con multe fino a 500 euro. Inoltre, da qualche settimana una pattuglia della polizia municipale presta servizio in via Pantini, dalle 8 alle 22.
Ma la presenza delle prostitute non è l'unico disagio della zona più verde di Pescara. Per anni i residenti hanno combattuto con l'asfalto scoppiato sotto le radici degli alberi, con le buche e la segnaletica mal ridotta. Oggi qualche intervento è stato fatto. Soprattutto nei viali paralleli al lungomare è stato rifatto il manto stradale, riducendo così al massimo le irregolarità che in molti casi hanno causato problemi agli automobilisti.
Molto, però, è ancora da fare, e le criticità riguardano la zona che si trova al di là della riserva dannunziana, via della Bonifica appunto, in quest'area la segnaletica orizzontale è ormai sbiadita dal tempo, e per questo scarsamente visibile e pericolosa.
Le segnalazioni riguardano soprattutto le strisce pedonali, su alcuni tratti di strada appena accennate e difficilmente rintracciabili sia dagli automobilisti che dai pedoni. A questo disagio, si associa l'alta velocità di percorrenza di quel viale da parte delle auto in marcia, che lo rende ancora più pericoloso per chi va a piedi.
Da una panoramica generale delle attività commerciali della pineta, poi, vengono fuori anche le lamentele dei commercianti. Che chiedono al Comune di non essere abbandonarti: «Siamo a sud di Pescara, ma non siamo periferia», spiegano, « A Natale non abbiamo avuto nemmeno una luminaria. In questa zona, che è una delle più belle, vorremmo qualche attenzione in più che invogliasse al passeggio».
Paola M.S. Toro
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