Piscina provinciale proposta dell’Orione entro lunedì
PESCARA. L'associazione sportiva Orione dovrà fare una proposta sulla gestione della piscina alla Provincia, entro lunedì. Poi, la Provincia la valuterà e deciderà se la struttura potrà continuare a...
PESCARA. L'associazione sportiva Orione dovrà fare una proposta sulla gestione della piscina alla Provincia, entro lunedì. Poi, la Provincia la valuterà e deciderà se la struttura potrà continuare a essere gestita dall'associazione o se, al contrario, l’Orione dovrà andare via. L’ha disposto il prefetto Vincenzo D'Antuono, che ieri mattina ha incontrato le parti. Nei giorni scorsi, la Provincia di Pescara ha risolto per inadempienza il contratto con l'associazione e ha anche disposto la chiusura della piscina, dove è stata riscontrata una situazione di pericolosità a seguito del ferimento di uno studente del Volta. Le inadempienze dell'associazione sono legate alla volturazione dei servizi ( le bollette sono costate fino a oggi 100mila euro e le ha pagate la Provincia), a 250mila euro di lavori non eseguiti ma previsti nel contratto e al mancato pagamento del canone. Il contenuto della lettera che Orione invierà alla Provincia, sarebbe stato proposto dagli esponenti del Pd presenti all'incontro in Prefettura. «Ho proposto di procedere con una rescissione bonaria del contratto, con l'affidamento temporaneo all'associazione Orione in attesa che, a giugno, venga bandita una nuova gara», dice la consigliera regionale Marinella Sclocco. «Sinceramente, mi aspettavo che una proposta del genere arrivasse non da un consigliere regionale, ma dagli stessi amministratori provinciali». «È importante riaprire la piscina», aggiunge il capogruppo del Pd Moreno Di Pietrantonio, «l'utenza vuole così e tenerla chiusa determina danni anche strutturali». «Non è una questione politica ma puramente tecnica», hanno invece chiarito il presidente della Provincia Guerino Testa e l'assessore Fabrizio Rapposelli. «Questa situazione va avanti da mesi e ci sono stati comunicazioni ed incontri con il gestore prima di arrivare a questo punto. Sappiamo perfettamente che la piscina rappresenta un presidio sociale, considerata l'attività che svolge per i disabili, ma è prioritaria legalità». (pa.to.)
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