Pistola e proiettili in casa: arrestato
L’arma aveva il silenziatore. In cella un 35enne di origine albanese accusato anche di spaccio di droga ed estorsione
MONTESILVANO. Una pistola con la canna modificata per accogliere un silenziatore, decine di proiettili, due passamontagna e una parrucca. E' l'armamentario che un 35enne di origine albanese, A.D., teneva nella sua abitazione di Montesilvano, in via Lazio. Non è ancora chiaro a cosa servisse, ma proprio su questo stanno lavorando i carabinieri della compagnia di Chieti che – nell’ambito di un’indagine partita da Francavilla – hanno fatto irruzione nell'abitazione dell'uomo, hanno trovato il tutto e lo hanno sottoposto a sequestro, arrestando il 35enne. L’uomo è accusato di detenzione abusiva di arma comune da sparo alterata e relativo munizionamento. Ma i guai per lui non finiscono qui perché è stato pure denunciato per spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione continuata.
Gli investigatori ritengono infatti che abbia venduto cocaina ad un cliente di Francavilla, in collaborazione con un altro spacciatore albanese, e si sia fatto consegnare degli assegni per il pagamento dello stupefacente. Quegli assegni, però, non erano dell'acquirente, dicono sempre i militari dell'Arma, e sarebbero arrivati nelle mani degli albanesi a seguito di ripetute minacce nei confronti del cliente insolvente. L'indagine dei carabinieri della stazione di Francavilla e del nucleo operativo di Chieti è partita proprio da quegli assegni. Un 62enne di Francavilla ha denunciato all'Arma il furto di tre titoli di credito e i militari hanno appurato che uno di quegli assegni è finito nelle mani dei due albanesi per saldare il debito di droga. Nel corso delle indagini, che sono state svolte in tempi rapidissimi, si è capito in particolare che ad utilizzare gli assegni bancari per pagare una partita di cocaina comprata tempo fa è stato il figlio del 62enne. Per vederci chiaro i militari dell'Arma hanno effettuato delle perquisizioni, eseguite con i carabinieri della compagnia di Montesilvano, e durante i controlli è venuto fuori tutto il materiale che poi è stato sequestrato e sul quale si sta indagando. I carabinieri hanno passato al setaccio le abitazioni di entrambi gli albanesi, una a Montesilvano e l'altra a Pescara, e nel primo caso hanno trovato la pistola. Si tratta di una Taurus calibro 9x21 con canna modificata per l'alloggiamento di un silenziatore. Inoltre c'erano 74 proiettili dello stesso calibro, i passamontagna e la parrucca, da utilizzare forse per compiere una rapina. Dopo aver ricostruito l'intera vicenda i carabinieri hanno arrestato il 35enne e a denunciato all'autorità giudiziaria il suo connazionale di 40 anni. Le indagini proseguono in primo luogo sull'arma, per ricostruire la provenienza e l'uso che ne è stato fatto ma anche per capire in che modo sarebbe stata utilizzata dall'uomo che la custodiva, già noto alle forze dell'ordine.
Flavia Buccilli
©RIPRODUZIONE RISERVATA