Pistola in arrivo per 110 vigili urbani

Via ai corsi di formazione, gli agenti gireranno armati giorno e notte

PESCARA. Oltre cento vigili urbani saranno armati entro la fine dell'anno. Lunedì 6, nella sede della Polgai in via Salara Vecchia, partiranno i corsi di formazione, con lezioni teoriche e pratiche, che serviranno a preparare gli agenti ad affrontare qualsiasi tipo di situazione una volta che si troveranno in strada a svolgere servizi di pubblica sicurezza.

Ieri mattina, in Comune, è stata firnata la convenzione tra il Comune, il sindaco Luigi Albore Mascia, e il direttore della Scuola di controllo del territorio (Polgai) Marco Volpe, alla presenza del comandante della polizia municipale Carlo Maggitti, del questore Paolo Passamonti, del vice prefetto vicario Vincenzo De Vivo e dell'ispettore Coltellacci, responsabile del poligono di tiro Le Macchie. A essere armati saranno in tutto 110 agenti che, da lunedì, cominceranno i corsi, ognuno dei quali avrà la durata di cinque giorni, ossia 21 ore settimanali. Alla fine del ciclo, gli agenti saranno armati e potranno indossare la pistola, giorno e notte, per i servizi di pronto intervento, per il servizio notturno, di protezione e vigilanza dell'armeria del corpo, per il servizio esterno di vigilanza, ossia della polizia stradale, per il servizio di pubblica sicurezza, urbana e di polizia amministrativo-giudiziaria. «Attività», come è stato sottolineato, «che incrementeranno il livello di rischio a cui verranno sottoposti gli agenti e che quindi richiederanno un elevato livello di preparazione professionale».

I corsi, infatti, saranno articolati in più cicli e gli agenti saranno formati con lezioni teoriche e pratiche, anche esercitazioni di tiro, per un tirocinio che sarà a carico del Comune per una spesa di circa 6 mila euro. Le lezioni si svolgeranno nella Scuola di controllo del territorio (Polgai) in via Salara Vecchia e gli agenti riceveranno una formazione uguale a quella riservata agli agenti di polizia. Terminati i corsi, i 110 vigili saranno armati.

La decisione arriva dopo un lungo iter cominciato alla fine degli anni Novanta e proceduto tra tante polemiche soprattutto relative alla formazione dei vigili urbani, non abituati a maneggiare armi e anche sui servizi che avrebbero potuto svolgere da armati. Ma ieri mattina, la convenzione è stata firmata e applaudita, soprattutto dal questore, come un altro esempio, come quelli estivi, di collaborazione tra le forze dell'ordine.

Proprio per il rischio che dovranno correre, gli agenti saranno formati anche attraverso simulazioni come situazioni di emergenza, la rapina fino al controllo di presunti sospetti a un posto di blocco, la guida in sicurezza fino agli interventi di prima emergenza nel caso di incidenti stradali. Gli agenti, inoltre, impareranno come custodire l'arma, come trasportarla e maneggiarla, l'impugnatura e il suo utilizzo operativo. (p.au.)

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