Ponte, Comune in debito di 1,4 milioni
Imprese e fornitori presentano il conto. La ditta Di Sante: non prendiamo soldi da aprile
PESCARA. Imprese che hanno realizzato lavori. Ditte che hanno fornito manodopera. Aziende che hanno consegnato materiali. La lista dei creditori del Comune per il Ponte del mare si allunga di giorno in giorno. Sono almeno una decina le società che attendono i pagamenti.
Il debito accumulato finora dall’ente per la realizzazione del Ponte toccherebbe la cifra di un milione 400 mila euro.
Un’altra grana per l’attuale giunta, costretta a fare i conti con problemi che nascono dalla precedente amministrazione. Proprio qualche giorno fa il sindaco Luigi Albore Mascia aveva denunciato pubblicamente di aver ricevuto una richiesta di pagamento di un milione di euro in più, rispetto alla spesa già concordata di 6 milioni di euro per realizzare l’opera, da parte dell’associazione temporanea d’impresa Mospeca-De Cesaris, cui è stato affidato l’appalto. A ciò si aggiungono ora le numerose richieste di pagamento che arrivano ogni giorno da imprese e fornitori. Richieste che l’ente non ha finora onorato per una serie di problemi. Primo fra tutti, l’assenza di un certificato consegnato solo ieri in municipio da una delle ditte appaltatrici. Ma c’è di più: una quota delle donazioni promesse dai privati non sarebbe ancora arrivata nelle casse del Comune. Mancherebbero all’appello i soldi di due imprenditori e una parte di quelli della Fondazione PescarAbruzzo.
«La precedente amministrazione», spiegano fonti dell’ente, «avrebbe concordato con la Fondazione il pagamento dell’ultima tranche, cioè un milione su un totale di 5, dopo il collaudo dell’opera. L’ente dovrebbe così anticipare questa somma, ma è in grado di versare solo 500 mila euro per problemi di disponibilità di cassa».
Così, il debito di 1,4 milioni di euro ha coinvolto a valanga una miriade di fornitori e imprese, che hanno ottenuto un subappalto. Secondo fonti dell’ente, in prima fila ci sarebbero Nuova Elettra, fornitrice di materiale elettrico e Piccari, che ha assemblato i pezzi del Ponte.
Il debito accumulato finora dall’ente per la realizzazione del Ponte toccherebbe la cifra di un milione 400 mila euro.
Un’altra grana per l’attuale giunta, costretta a fare i conti con problemi che nascono dalla precedente amministrazione. Proprio qualche giorno fa il sindaco Luigi Albore Mascia aveva denunciato pubblicamente di aver ricevuto una richiesta di pagamento di un milione di euro in più, rispetto alla spesa già concordata di 6 milioni di euro per realizzare l’opera, da parte dell’associazione temporanea d’impresa Mospeca-De Cesaris, cui è stato affidato l’appalto. A ciò si aggiungono ora le numerose richieste di pagamento che arrivano ogni giorno da imprese e fornitori. Richieste che l’ente non ha finora onorato per una serie di problemi. Primo fra tutti, l’assenza di un certificato consegnato solo ieri in municipio da una delle ditte appaltatrici. Ma c’è di più: una quota delle donazioni promesse dai privati non sarebbe ancora arrivata nelle casse del Comune. Mancherebbero all’appello i soldi di due imprenditori e una parte di quelli della Fondazione PescarAbruzzo.
«La precedente amministrazione», spiegano fonti dell’ente, «avrebbe concordato con la Fondazione il pagamento dell’ultima tranche, cioè un milione su un totale di 5, dopo il collaudo dell’opera. L’ente dovrebbe così anticipare questa somma, ma è in grado di versare solo 500 mila euro per problemi di disponibilità di cassa».
Così, il debito di 1,4 milioni di euro ha coinvolto a valanga una miriade di fornitori e imprese, che hanno ottenuto un subappalto. Secondo fonti dell’ente, in prima fila ci sarebbero Nuova Elettra, fornitrice di materiale elettrico e Piccari, che ha assemblato i pezzi del Ponte.