Ponte nuovo, Mascia riprova ad avviare i lavori
Pubblicata un’altra gara d’appalto, dopo quella annullata nel 2011 L’intervento dovrebbe partire il prossimo autunno, 16 mesi per completarlo
PESCARA. Il Ponte nuovo, l’opera che collegherà le due sponde del fiume tra via Gran Sasso e via Lago di Campotosto, sarà pronto tra due anni. L’amministrazione comunale ha finalmente sbloccato l’intervento dopo otto anni di attesa. Risale infatti al 2004, con la precedente amministrazione D’Alfonso, il primo tentativo di realizzare questa nuova opera, considerata fondamentale per decongestionare dal traffico il centro della città. Con il nuovo ponte si potranno raggiungere le aree di risulta direttamente dall’Asse attrezzato. Una serie di pasticci dal punto di vista tecnico e un ricorso al Tar vinto da un proprietario confinante, l’impresa Liberatoscioli, hanno ritardato la costruzione del ponte, facendo lievitare la spesa dagli iniziali 9 milioni di euro a 13. Ora, i problemi sembrano risolti, i finanziamenti pubblici ci sono.
Pubblicato il bando. Il primo passo del lungo iter per arrivare all’avvio dei lavori è stato fatto. L’amministrazione comunale ha fatto pubblicare il bando per la gara d’appalto sulla Gazzetta ufficiale italiana e su quella europea. Le domande per partecipare dovranno essere consegnate entro il prossimo 18 febbraio.
I tempi previsti. L’impresa che si aggiudicherà l’intervento avrà 90 giorni per redigere il progetto esecutivo e poi quello definitivo. Poi, dovrebbero partire i lavori. «Entro il prossimo autunno», ha assicurato il sindaco Albore Mascia, «apriremo il cantiere. L’impresa avrà 480 giorni di tempo per completare i lavori». L’opera, quindi, dovrebbe essere pronta entro la primavera del 2015.
La spesa. Il costo complessivo dell’intervento è salito a 13 milioni 100mila euro, 4 in più della spesa prevista inizialmente. La somma verrà coperta con finanziamenti pubblici. Più precisamente, 5 milioni arriveranno dall’Anas, 3 milioni 367mila da fondi Por-Fesr, 633mila dall’accordo di programma tra Comune e Fater, altri 191mila sempre dall’accordo Fater, 133mila da fondi comunitari, 2 milioni 50mila da contributi di Terna, un milione 500mila da fondi Fesr e, infine, 225mila dall’accensione di un mutuo con la Cassa depositi e prestiti.
Come sarà l’opera. L’autore del progetto è Enzo Siviero, tra i maggiori esperti italiani di ponti. È stato lui a disegnare il ponte del Mare. E la forma della nuova opera è molto simile. Anche questo sarà un ponte strallato, però carrabile, con un’antenna, collocata sulla sponda nord, alta 52 metri alla quale saranno collegate 10 funi di sostegno dell’impalcato. Il ponte sarà lungo 86 metri e largo 30, diviso in due semi impalcati di 13 metri l’uno con uno spazio centrale di divisione. Ogni carreggiata avrà una doppia corsia per ogni senso di marcia larga 3,25 metri. Ai lati del ponte sono previste piste ciclopedonali, larghe 2,80 metri separate dalla sede stradale tramite un guardrail. L’opera collegherà via Lago di Campotosto con via Gran Sasso e il raccordo con la viabilità esterna, sia a nord che a sud, avverrà tramite due rotatorie. In corrispondenza dell’antenna verranno collocati 62 pannelli fotovoltaici per assicurare l’autonomia energetica della struttura.
I pasticci del passato. Il primo tentativo di far partire l’appalto risale al 2011. Allora la spesa prevista ammontava a 9 milioni. Ma la gara è stata interrotta. Il 7 luglio 2011 il Tar, accogliendo il ricorso dell’impresa Liberatoscioli, ha annullato la delibera per gli espropri. Poi, il Genio civile è intervenuto prescrivendo una serie di interventi non previsti per la messa in sicurezza degli argini. Così, l’appalto è stato rifatto e anche il progetto, che era sbagliato, con i prezzi che sono lievitati del 45 per cento.
Critica l’opposizione. «Oggi», hanno commentato i consiglieri del Pd Enzo Del Vecchio e Gianluca Fusilli, «è andata in onda l’ennesima passerella mediatica per annunciare non i lavori ma, ancora una volta, la predisposizione degli atti di gara. Ben 18 mesi fa, Mascia annunciava l’imminente posa della prima pietra dell’opera progettata e finanziata con la precedente amministrazione D’Alfonso».
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