Ponte San Rocco, lavori terminati Il 6 marzo la riapertura al traffico
Sarà ripristinato il collegamento diretto tra i territori di Castiglione a Casauria e Pescosansonesco Ora i pullman turistici potranno raggiungere più velocemente il santuario di San Nunzio Sulprizio
CASTIGLIONE A CASAURIA. L'ultima colata di asfalto, proprio qualche giorno fa. Dopo un'attesa lunga sette anni, il ponte San Rocco, a Castiglione a Casauria, chiuso dal 2016, è pronto per essere riaperto dopo le ristrutturazioni post sisma. Lo annuncia il sindaco Biagio Petrilli che in questi anni ha condiviso l'obiettivo con Nunzio Di Donato, sindaco della vicina Pescosansonesco, terra di pellegrinaggio al santuario di San Nunzio Sulprizio.
Il taglio del nastro alla presenza delle autorità locali, provinciali e regionali, è previsto per lunedì 6 marzo, alle 11. Alla cerimonia sono stati invitati a partecipare il presidente della Regione, Marco Marsilio; il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri; i sindaci e gli amministratori di Corvara, Torre de’ Passeri, Tocco da Casauria, Pietranico, Cugnoli e Alanno, i consiglieri provinciali e regionali. Il viadotto, che attraversa il Rio Cerulo, lungo 93 metri, 14 nel punto più alto, e largo 5, è stato rinforzato nei pilastri di sostegno che collegano i due territori di Castiglione, versante paese e versante Tocco da Casauria. La riapertura di questo snodo è fondamentale perché consentirà il rilancio turistico ed economico di tutto il comprensorio.
«Questo ponte è molto importante per il territorio», sottolinea soddisfatto il sindaco Petrilli, «perché riapre i collegamenti del trasporto pubblico e privato con i paesi del circondario». Uno di questi è Pescosansonesco dove il turismo religioso verso il santuario di San Nunzio ha subìto rallentamenti, in questi anni, a causa della impossibilità dei mezzi di trasporto di grandi dimensioni di raggiungere il paese se non allungando il tragitto dal versante di Corvara. Con il ponte chiuso alla viabilità, infatti, solo i bus di piccole dimensioni hanno potuto raggiungere Pesco attraversando gli stretti vicoli di Castiglione, tagliato fuori dal grande business turistico.
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Di Donato, che in questi anni ha lavorato al rifacimento del piazzale esterno il santuario, alla creazione di nuovi parcheggi, al potenziamento dei box commerciali e al rilancio delle infrastrutture di servizio, con albergo e ristorante da riaprire. «Il ponte nuovo», commenta Di Donato, «dopo sette anni, sarà attraversato dai grandi bus turistici che porteranno i fedeli al santuario e nei paesi vicini, contribuendo al rilancio economico del territorio. Abbiamo completato la piazza antistante il santuario di San Nunzio e stiamo procedendo, dopo un crollo, alla messa in sicurezza della parete rocciosa» che si affaccia su piazza Porta Nuova, dove si svolgono gli eventi a due passi dalla chiesa, e che conduce alla bottega dove il santo con le piaghe al piede sinistro veniva avviato, all'età di 9 anni, al mestiere di fabbro da uno zio rozzo e violento. Dall’agosto del 2016, dopo i terremoti, il ponte San Rocco, a Castiglione è rimasto transennato e reso inaccessibile al transito veicolare per dare avvio alla riqualificazione dell'infrastruttura da parte dei tecnici della Provincia. Con il tempo, l’asse stradale si è riempito di erbacce che hanno degradato ulteriormente il viadotto, fino all'avvio dei lavori di ristrutturazione, nell'ottobre di due anni fa.
Il taglio del nastro alla presenza delle autorità locali, provinciali e regionali, è previsto per lunedì 6 marzo, alle 11. Alla cerimonia sono stati invitati a partecipare il presidente della Regione, Marco Marsilio; il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri; i sindaci e gli amministratori di Corvara, Torre de’ Passeri, Tocco da Casauria, Pietranico, Cugnoli e Alanno, i consiglieri provinciali e regionali. Il viadotto, che attraversa il Rio Cerulo, lungo 93 metri, 14 nel punto più alto, e largo 5, è stato rinforzato nei pilastri di sostegno che collegano i due territori di Castiglione, versante paese e versante Tocco da Casauria. La riapertura di questo snodo è fondamentale perché consentirà il rilancio turistico ed economico di tutto il comprensorio.
«Questo ponte è molto importante per il territorio», sottolinea soddisfatto il sindaco Petrilli, «perché riapre i collegamenti del trasporto pubblico e privato con i paesi del circondario». Uno di questi è Pescosansonesco dove il turismo religioso verso il santuario di San Nunzio ha subìto rallentamenti, in questi anni, a causa della impossibilità dei mezzi di trasporto di grandi dimensioni di raggiungere il paese se non allungando il tragitto dal versante di Corvara. Con il ponte chiuso alla viabilità, infatti, solo i bus di piccole dimensioni hanno potuto raggiungere Pesco attraversando gli stretti vicoli di Castiglione, tagliato fuori dal grande business turistico.
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Di Donato, che in questi anni ha lavorato al rifacimento del piazzale esterno il santuario, alla creazione di nuovi parcheggi, al potenziamento dei box commerciali e al rilancio delle infrastrutture di servizio, con albergo e ristorante da riaprire. «Il ponte nuovo», commenta Di Donato, «dopo sette anni, sarà attraversato dai grandi bus turistici che porteranno i fedeli al santuario e nei paesi vicini, contribuendo al rilancio economico del territorio. Abbiamo completato la piazza antistante il santuario di San Nunzio e stiamo procedendo, dopo un crollo, alla messa in sicurezza della parete rocciosa» che si affaccia su piazza Porta Nuova, dove si svolgono gli eventi a due passi dalla chiesa, e che conduce alla bottega dove il santo con le piaghe al piede sinistro veniva avviato, all'età di 9 anni, al mestiere di fabbro da uno zio rozzo e violento. Dall’agosto del 2016, dopo i terremoti, il ponte San Rocco, a Castiglione è rimasto transennato e reso inaccessibile al transito veicolare per dare avvio alla riqualificazione dell'infrastruttura da parte dei tecnici della Provincia. Con il tempo, l’asse stradale si è riempito di erbacce che hanno degradato ulteriormente il viadotto, fino all'avvio dei lavori di ristrutturazione, nell'ottobre di due anni fa.