Popoli si prepara al piano di fusione con i Comuni vicini
L’amministrazione Galli favorevole al progetto di unione Pronta l’intesa con San Benedetto in Perillis e Pratola
POPOLI. Unione o fusione dei Comuni: l'amministrazione popolese, guidata dal sindaco Concezio Galli, è orientata a concludere operazioni di questo tipo, intravedendo la possibilità di rilanciare la propria economia e quelle del territorio degli eventuali Comuni che formeranno l'unione. Le ricadute economiche, previste dall’attuale legislazione, a riguardo sono molto interessanti per risanare bilanci ed avere un po' di respiro per amministrare.
Prevedono, ad esempio, attribuzioni commisurate al 20 per cento dei trasferimenti erariali del Bilancio base del 2010, per dieci anni, e la sospensione del Patto di stabilità, che significherebbero milioni di euro disponibili nelle casse dei Comuni e, conseguentemente, rilancio immediato dell'economia, crescita e sviluppo durevole.
L'amministrazione popolese in questa direzione ha precorso i tempi: dal mese di dicembre 2013 si è distinta come precursore approvando una delibera di consiglio comunale con la quale si dichiarava favorevole e pronta ad intraprendere iniziative nella direzione di una più valida organizzazione territoriale di amministrazione delle risorse.
Qualche giorno fa ha riaperto la discussione sul tema in un incontro, programmato insieme al movimento Ripensiamo il territorio e al vicino comune di San Benedetto in Perillis, al quale hanno partecipato gli assessori Giovanni Diamante, Dino Santoro, Vincenzo Davide e il vice sindaco di San Benedetto Antonio Scarcia, per approfondire il tema della coesione territoriale e delle più adeguate formule da perseguire da parte delle varie amministrazioni, verificando la disponibilità ad una piena collaborazione, come già avviata con il Comune di Sulmona. L'occasione è stata propizia per consolidare il connubio già stretto fra Popoli e San Benedetto in Perillis finalizzato ad istituire una fusione alla quale, a breve, potrebbe aggiungersi anche Pratola Peligna.
Per questo ci si è dati appuntamento ad un prossimo, imminente incontro. E proprio per poter gestire questa fase interlocutoria di cooperazione, alla quale però si è deciso di portarla avanti velocemente, si è dato avvio all’istituzione di un comitato intercomunale che dovrà interfacciarsi con il movimento Ripensiamo il territorio. Come costume i rappresentanti dell'amministrazione popolese, la più grande del territorio del centro Abruzzo, dopo Sulmona, hanno messo in campo la loro pragmaticità amministrativa, individuando le azioni concrete che si intende portare avanti, in tempi utili e non più rinviabili, ben consapevoli del rischio di perdere preziose opportunità. Saranno prese in esame, perciò, tutte le possibili forme aggregative nell'interesse dei cittadini e delle comunità. «Credo che l'unico modo per rispondere alle difficoltà di gestione economica degli enti che amministriamo», afferma l'assessore Giovanni Diamante, «sia quello di forzare rispetto all'accorpamento dei territori omogenei. Le maggiori risorse previste dalla legge nazionale per le fusioni di Comuni e la possibilità di uscire fuori dal Patto di stabilità, possono liberare risorse che darebbero ossigeno alle nostre economie in crisi. Siamo certi che il nuovo consiglio regionale saprà con celerità produrre la legge di attuazione».
©RIPRODUZIONE RISERVATA