Porta Nuova blindata ma non c’è stato il caos

Auto bloccate ai varchi a partire dalle 18,30, qualche disagio per i residenti Parcheggi tutti esauriti fuori della zona chiusa, i tifosi allo stadio a piedi

PESCARA. Le auto bloccate su viale Marconi nel tardo pomeriggio sono, forse, l’immagine più significativa di ciò che è successo ieri a Porta Nuova. La prima partita ufficiale del Pescara calcio in serie A ha creato disagi ai cittadini, ma forse meno di quelli registrati la settimana scorsa nel primo incontro di Coppa Italia.

Dalle 18,30 in poi, mezzo quartiere si è trasformato in un’isola pedonale accessibile solo ai residenti muniti di libretto di circolazione e agli accreditati dal Pescara calcio. Per gli altri, la zona è stata off-limits. Uno spiegamento di vigili urbani, volontari della protezione civile, agenti della polizia ha reso tutta l’area intorno allo stadio Adriatico inaccessibile ai non autorizzati.

Ma per l’amministrazione comunale è andato tutto per il meglio. «Le chiusure al traffico di Porta Nuova, predisposte su disposizione del Gos per la prima partita di campionato, hanno funzionato», ha affermato l’assessore al traffico Berardino Fiorilli.

Primo blocco alle 13. Le prime chiusure sono scattate puntualmente alle 13, come previsto. La zona cosiddetta rossa, cioè via Pepe, via D’Avalos, via Elettra e un tratto di viale Marconi, si è trasformata in un’isola con divieti di transito e di sosta. I Betafence, posizionati a partire da sabato pomeriggio, sono serviti a segnalare ai residenti la zona proibita.

«La polizia municipale», ha rivelato Fiorilli, «non ha trovato nemmeno una vettura in sosta. Non è stato, quindi, necessario procedere alle rimozioni con i carri attrezzi».

Chiude anche la pineta. Alle 18, è toccato alla Riserva dannunziana. I nove ingressi sono stati tutti chiusi. Ma stavolta non è accaduto come la scorsa settimana, quando decine di famiglie sono rimaste bloccate all’interno. Un dipendente comunale addetto, aiutato da un gruppo di agenti della polizia municipale, ha atteso che la pineta fosse completamente vuota prima di chiudere i cancelli per la partita.

L’isola si allarga. Alle 18,30, è scattata la chiusura anche della zona cuscinetto, un’area ancora più grande, delimitata da via Mazzarino, via Tibullo, viale Pindaro, via della Bonifica, via Nazionale adriatica sud, viale Primo Vere, lungomare Cristoforo Colombo, via Pepe e via D’Avalos. Per bloccare le auto, due dipendenti del Comune del settore Manutenzioni hanno provveduto a posizionate alcune transenne in tempi record. I vigili urbani ai varchi d’ingresso hanno fatto entrare solo i veicoli dei residenti muniti di libretto di circolazione e gli accredidati dal Pescara. «In quest’area non abbiamo registrato grossi problemi», ha osservato Fiorilli, «i tifosi sono arrivati alla spicciolata, a partire dalle 17 e non c’è stata, quindi, la folla dell’ultimo minuto. Inoltre, il maltempo del primo pomeriggio ha indotto molti residenti a far rientro anticipato a casa, prima del posizionamento delle transenne». Maggiori problemi si sono registrati per i tifosi arrivati all’ultimo momento. Sono stati costretti a girare nelle strade aperte per cercare un parcheggio, per poi raggiungere a piedi lo stadio.

Ovviamente, non ci sono stati problemi per gli esercizi commerciali, essendo domenica.

«Misure da cambiare». Ma l’assessore al traffico resta convinto che qualche modifica al piano di sicurezza del Gos sia necessaria. «Domani (oggi, ndr)», ha concluso, «tracceremo un bilancio e verificheremo la possibilità di migliorare le misure per consentire a Pescara di vivere come una festa gli appuntamenti con il calcio».

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