Porta Nuova, negozi e alberghi sul mare
La giunta adotta il Piano particolareggiato, la riqualificazione dell’area portuale comincerà tra due anni
PESCARA. Via libera alla riqualificazione della zona portuale e golenale di Porta Nuova. Il Piano particolareggiato (Pp2), che disegna il profilo e indica la destinazione di tutte le aree, è stato adottato dalla giunta venerdì scorso, a poche ore dalla scadenza dei termini del Piano. Dopodiché, sarebbero decaduti tutti i vincoli che impediscono ai proprietari dei terreni all’interno della zona portuale e golenale di costruire ciò che vogliono.
Ora, il documento rimarrà pubblicato per 30 giorni, per consentire ai cittadini di presentare le osservazioni entro i successivi 30 giorni. L’approvazione definitiva del Piano dovrebbe avvenire entro settembre, secondo le previsioni dell’amministrazione comunale. Non si sa, però, quando potrà cominciare la riqualificazione.
Il Piano particolareggiato, presentato ieri alla stampa dal sindaco Luigi Albore Mascia, dall’assessore all’urbanistica Marcello Antonelli e dal presidente della commissione Lavori pubblici Armando Foschi, è stato già illustrato due settimane fa in un incontro pubblico con i cittadini.
Piste ciclabili. Il Pp2 si suddivide in tre subambiti, A, B e C. Il primo, riguarda le sponde del fiume. Non sono previste volumetrie, in modo da lasciare spazi liberi per il rischio di eventuali esondazioni. Ci saranno, in compenso, le piste ciclabili: una a nord, si immetterà nel Parco delle dune, nell’area della Madonnina; una a sud,entrerà in una zona con vegetazione spontanea.
Uffici e negozi. Il subambito B è compreso tra via Doria, via Magellano e riviera sud. Ingloba anche l’ex area Di Properzio. In questa porzione di Porta Nuova si concentrerà la superficie fondiaria. Il 50 per cento di questa sarà destinato agli uffici e negozi. Il resto a residenziale, per il 90 per cento dedicato ad edilizia residenziale pubblica. All’interno di questa area c’è anche la quota edificatoria del Comune.
Nel dettaglio, sono previsti sei fabbricati, di cui uno alto 50 metri, cioè 16 piani, mentre gli altri cinque avranno un’altezza massima di 30 metri, cioè 10 piani. Ci sarà spazio anche per una scuola.
Alberghi. Il subambito C si svilupperà lungo il litorale e sarà compreso tra il porto turistico e il centro Paolo VI, fino a via Vespucci. Questa area sarà destinata alla realizzazione di attività commerciali, negozi, alberghi. Sorgeranno in tutto quattro fabbricati, di cui uno più vicino al porto turistico, alto 50 metri. Gli altri tre avranno invece un’altezza di 30. Non sono previste abitazioni. Quest’ultimo subambito comprende, inoltre, una piccola area di proprietà di De Cecco, accanto al centro Paolo VI. Poi, la caserma della guardia di finanza, ancora in costruzione, l’area ex Barbi - locali Finmeccanica, le aree private della società Pescara porto e, infine, l’ex Cofa. «La divisione in piccoli lotti o subcomparti», ha spiegato Antonelli, «consentirà di garantire la capacità edificatoria e non la lottizzazione. Favorirà l’attuazione dei comparti. Sono convinto che entro la fine della consiliatura potranno partire i primi cantieri».
Nei giorni scorsi, l’associazione Borgomarino sud onlus si era detta fortemente contraria al Piano particolareggiato presentato dal Comune. «L’amministrazione», aveva detto, «pensa di poter disporre del territorio a proprio piacimento senza coinvolgere associazioni e cittadini».(a.ben.)
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