Porto Pescara, col dragaggio spuntano un’auto e un cadavere

Una Renault Modus è stata ritrovata durante le operazioni di dragaggio. All’interno i resti di un uomo scomparso nel 2011

PESCARA. Un’automobile è stata ripescata nell’area del porto di Pescara, al molo sud. È stata rilevata la sua presenza e poi portata a riva, anche con l’intervento dei sommozzatori. Nella macchina, una Renault Modus, c’erano una Fidelity card intestata a un dipendente del Comune di Pescara (servizio Anagrafe) di cui si sono perse le tracce da tempo, Luigi Di Paolo, nato nel 1960. È sparito il 3 gennaio 2011. La tessera era infilata in un portafogli con una serie di documenti illegibili. Al posto di guida una poltiglia informe, che potrebbe essere ciò che rimane del corpo. Solo l’osso femorale si vede in modo nitido. Nell’abitacolo anche la busta di un negozio di ortopedia che potrebbe essere riconducibile a lui.

Sul posto, oltre al questore Paolo Passamonti e al dirigente della squadra mobile Piefrancesco Muriana, la polizia scientifica, i vigili del fuoco e il personale della Capitaneria di porto. Il mezzo, completamente annerito, è stato recuperato nell’area del porto dove è in corso il dragaggio. È stato ripescato proprio durante le operazioni di scavo. Gli operai della cooperativa San Martino di Chioggia si sono accorti della presenza dell’auto, catturata dalla draga, e del braccio di un giubbotto che usciva fuori dall’auto e hanno interrotto l’intervento lanciando l’allarme. Potrebbe essere l’auto di un dipendente del comune di Pescara scomparso da tempo e di cui non si avevano più le tracce.

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